Il Movimento Rete alza i toni del confronto. Agenzia Dire

Il Movimento Rete alza i toni del confronto. Agenzia Dire

ELEZIONI. RETE SFIDA CIAVATTA: “CONTINUEREMO AD ALZARE TONI”

“ALTRI CANDIDATI DICHIARANO REDDITI RISIBILI”

Sono intenzionati a non abbassare i
toni duranti i comizi, malgrado il suggerimento della segreteria
di Stato per gli Affari interni. Anzi, nella conferenza stampa di
oggi pomeriggio, i disubbidienti di Rete gridano vendetta per i
cittadini “presi in giro” dalle dichiarazioni dei redditi
pubblicate dalle altre liste e dal miglior strumento di marketing
cui “pare” continuino a ricorrere, ovvero il voto di scambio.

“Registriamo la richiesta e volonta’ della segreteria di Stato
per gli Affari interni- esordisce Roberto Ciavatta- ma non
modereremo i toni”. Tra le motivazioni, le lamentele per una
“campagna gia’ asfittica” e per i format “imbrigliati” degli
incontri elettorali. “Era necessario- suggerisce il candidato-
valutare una formula diversa che prevedesse meno partecipanti e
desse la possibilita’ di intervenire alla popolazione”. Spesso,
osserva, i moderatori chiedono di non applaudire, mentre i
cittadini dovrebbero avere un ruolo attivo. “E’ un’occasione
persa- prosegue- soprattutto per la nostra lista per cui i comizi
rappresentano una delle poche possibilita’ di presentarci ai
cittadini”. Quindi, nei prossimi appuntamenti, “non faremo
sconti- conclude- ma continueremo ad attaccare la politica
responsanbile di quello che il Paese sta vivendo”.

I rappresentanti del movimento plaudono poi alla sostituzione
di Marco Severini quale moderatore per la serata di questa sera,
anche se la decisione, sottolineano, e’ tardiva. “Quando Rete
faceva osservazioni a riguardo- lamenta Ciavatta- venivamo quasi
derisi”.
Plausi e bacchettata a Civico 10 per
la decisione di rinunciare al 25% del contributo elettorale: “Ci
pare pero’-osservano- che tutta questa pubblicita’ inifici un la
bonta’ dell’iniziativa, avremmo apprezzato se fosse stata
comunicata dopo il 12 novembre”. Proprio rispetto al contributo
ai partiti di un milione e 200 mila euro Rete lancia una proposta
a tutti i partiti in lizza: spieghino nei dettagli come li hanno
spesi. “E’ un dato sensibile per l’indicazione di voto- osserva
sempre Ciavatta- perche’ se nel programma Bene comune dice di
voler rilanciare il Paese, e poi i partiti che vi fanno parte
ricorrono ad agenzie di marketing italiane, e’ un fatto
significativo”.

Quindi l’affondo ai singoli candidati, circa una trentina, che
“dichiarano cifre risibili, tali da generare ragionevoli dubbi”.

E questo fa ancora piu’ rabbia, prosegue Ciavatta, dato che uno
dei temi piu’ battuti in campagna elettorale e’ il ricorso alla
Caritas delle famiglie sammarinesi. Nel dettaglio, Ciavatta se
la prende con “avvocati che dichiarano meno di 20 mila euro
l’anno, psicologi che presentano redditi annui da 630 euro”.

Infine, si chiede, “com’e’ possibile che Alfredo Manzaroli abbia
diffuso, in fase prelettorale, centinaia di volantini patinati e
stampati in quadricromia, ricorrendo persino a una societa’ di
distribuzione, se dichiara un reddito di 7.500 euro annuo?”. Se
fosse vero, “farebbe fatica- chiosa- a comprarsi da
mangiare”.
Altro capitolo bollente e’ quello
del voto di scambio: “Questa campagna elettorale non fa
eccezione”, denuncia il candidato di Rete. Dai sammarinesi non
residenti che si lamentano con i partiti per i viaggi organizzati
in pulmann e non in areo, “come al solito”, ad “amici e parenti”

che hanno ricevuto visite e promesse in cambio di voto. A loro
Rete lancia un appello: “Chiunque viene raggiunto da questo tipo
di richieste, prenda coraggio, registri o raccolga prove per
denunciare i fatti, noi lo sosterremo”.

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