Il Pdcs promuoverà la creazione di un nuovo soggetto politico

Il Pdcs promuoverà la creazione di un nuovo soggetto politico

Pasquale Valentini, leader PdcsSAN MARINO- Forte del successo elettorale appena conseguito, la Dc sammarinese getta le basi del partito unico del centrodestra, un nuovo soggetto politico che metta insieme le diverse anime dell’attuale maggioranza. Una sorta, insomma, di Pdl del Titano in grado di primeggiare in un sistema bipolare. “Non avrebbe senso, ora che abbiamo vinto come coalizione, metterci al lavoro come singoli partiti”, spiega il segretario Pdcs, Pasquale Valentini, pronto a superare lo storico scudocrociato pur di mettere a frutto i vantaggi di un soggetto unitario.

Valentini, grande sostenitore del nuovo soggetto, vede nella vittoria elettorale il trampolino da cui compiere questo passo. Da portare a termine in ogni caso prima della prossima consultazione elettorale, nel 2013. “Difficile ipotizzare una tempistica- spiega nel suo ufficio in via delle Scalette, sotto gli occhi i tabulati coi risultati sulle preferenze- ma perchè anche la legge elettorale possa dare il suo effetto occorre che questo percorso nel giro di un anno o due venga definito. Non sarebbe auspicabile tornare alle urne senza che questo progetto venga completato”.

Il Patto per San Marino, infatti, ha tratto vantaggio dal nuovo sistema con premio di maggioranza, che con tutta probabilità permetterà al nuovo Governo di cominciare a lavorare con una certa tranquillità (senza premio, invece, con soli due consiglieri di vantaggio, le difficoltà sarebbero state ben maggiori). Nel nuovo soggetto “faremo da catalizzatore”, anticipa il segretario Pdcs. Ma ogni mossa, fa capire, andrà curata con attenzione, perchè i processi di unificazione devono naturalmente affrontare timori e resistenze.

“Dire che il Patto può diventare partito unico è assolutamente prematuro- mette in chiaro Valentini- In Italia ci sono voluti 10 anni dalla disgregazione del mondo Dc e socialista e due o tre esperienze di governo e il Pdl ancora deve nascere. Noi partiamo da un’esperienza molto diversa e si parte adesso. Ma è questa la direzione da tenere presente, se si percorre la strada di una legge bipolare e di stabilità”. Valentini guarda invece con scetticismo a un’eventuale trasformazione della coalizione di centrosinistra, “Riforme e libertà”, in una sorta di Pd. “Il Psd deve superare un’ambiguità. Il Pd in Italia è il contrario di ciò che è il Psd, che ha ancora tutto il problema degli ex comunisti”.

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