Il Pdcs: solidarietà ai commercianti

Il Pdcs: solidarietà ai commercianti

E’ incredibile: il Governo, dopo i consigli, un po’ costosi (800.000 euro) ma autorevoli, dello Studio Ambrosetti sulle possibilità di sviluppo del nostro Paese e in attesa delle indicazioni, anch’esse ben retribuite (635.00 euro), del Gruppo McKinsey, non trova di meglio che incaponirsi sull’eliminazione delle vetrine dei negozi del centro storico. Così, nonostante la disponibilità dei commercianti a considerare positivamente i tanti aspetti che possono rivalutare l’offerta turistica, il Governo ha deciso che sono le vetrine l’elemento fondamentale su cui ingaggiare un caparbio e arrogante braccio di ferro. E’ la stessa arroganza che il governo ha dimostrato nell’affronto della vicenda dei giochi e che sembra intenzionato ad adottare anche nei progetti che riguardano la scuola: quando non si hanno ragioni difendibili si usa il potere come strumento di imposizione. Non si dice nulla, ad esempio, sulle ragioni che stanno portando progressivamente ad una diminuzione del flusso turistico; non spiega il Governo perché non è mai partita, nonostante gli investimenti infrastrutturali, una seria e concreta politica congressuale, né tantomeno quella culturale, le sole che potrebbero aumentare significativamente l’attrattiva del nostro Paese. Ignorando, come è stato da più parti sottolineato, l’esistenza di numerosi progetti che nel tempo sono stati elaborati con il concorso dei vari soggetti interessati, ora si pretende di calare dall’alto interventi discutibili, che non tengono conto delle legittime e ragionevoli esigenze degli operatori economici, costringendo gli stessi a prese di posizione estreme pur di veder salvaguardata la loro attività. Siamo vicini a questi operatori quando, attraverso le organizzazioni che li rappresentano, chiedono di essere ascoltati e di partecipare alla elaborazione dei progetti che, solo se condivisi, possono portare i frutti che tutti auspichiamo, per rilanciare una delle fonti principali della buona salute del nostro sistema-paese. Ci conforta in questa posizione proprio il rapporto finale dello Studio Ambrosetti quando afferma che nella prospettiva di un nuovo progetto di sviluppo “tre sono gli attori chiave complementari, ognuno irrinunciabile, di una concreta gestione strategica del territorio: l’Amministrazione Pubblica (la politica), gli operatori economici e la società civile… Solo la mobilitazione e la solidarietà di tutte le parti possono garantire la realizzazione di quel progetto efficace e unitario” di cui tutti avvertiamo la necessità. Che ad ignorare tutto questo sia proprio il Governo ci sembra particolarmente grave.

Ufficio Stampa
PARTITO DEMOCRATICO CRISTIANO SAMMARINESE

San Marino, 28 giugno 2007

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