Il presidente della Cooperativa: «Non è più possibile lavorare andiamo in mare e ci rimettiamo»
MARCO LETTA – Il prezzo del gasolio vola alle stelle e i pescherecci riminesi restano ormeggiati alle banchine del porto canale. Sette giorni di sciopero (da ieri mattina), perché i costi superano gli incassi: meglio stare fermi. Domani è previsto un incontro con il governo e le associazioni di categoria chiedono ristori economici, cassa integrazione per gli equipaggi, riequilibrio dei giorni di attività ridotti dagli interventi della Unione europea: poco più di 120, oppure 130 in base alle dimensioni dello scafo.
La protesta è stata decisa nei giorni scorsi a Civitanova Marche dalle varie marinerie e ieri mattina confermata al termine di una assemblea nella sede della Cooperativa Lavoratori del mare di Rimini. (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna