Il Psd, protagonista della scena politica dopo il giugno 2006, rischia l’isolamento

Il Psd, protagonista della scena politica dopo il giugno 2006, rischia l’isolamento

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici, protagonista assoluto della scena politica nella Repubblica di San Marino, dopo le elezioni del giugno 2006, rischia di finire isolato.

In questi giorni si parla sempre più spesso di una aggregazione di forze di almeno 30 consiglieri che potrebbe far cadere il governo.

L’attuale maggioranza formata da Psd, Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro, che da tempo ha dimostrato di non riuscire a governare per dissidi al suo interno e che è stata in qualche modo penalizzata dai risultati delle recenti elezioni in Italiana, si sta sbriciolando. Psd e Ddc da una parte, Ap (e forse Su) dall’altra.
A far cadere il governo dovrebbero essere: Partito Democratico Cristiano Sammarinese (Pdcs o Dc), Ap, EuroPopolari per San Marino (Eps), Nuovo Partito Socialista (Nps), Noi Sammarinesi (Ns), Popolari Sammarinesi (Pop), Alleanza Nazionale Sammarinese (Ans). A questi partiti potrebbero aggiungersi tre dissidenti del Psd (Fabio Berardi, Roberto Raschi e Denise Bronzetti), che avrebbero intenzione di ‘costituire un gruppo consiliare a sé‘ (R. Geminiani, La Tribuna Sammarinese).

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