Il ricordo dell’ospedale di guerra di San Marino a Casier sul Sile

Il ricordo dell’ospedale di guerra di San Marino a Casier sul Sile

Comunicato Stampa

Giovedì 23 giugno è stata organizzata a Casier sul Sile, località alla periferia di Treviso, la presentazione del volume: “Pianeta Sanità, la Sanità Militare nel Veneto durante la Grande Guerra”, pubblicazione patrocinata dalla Regione Veneto e scritta dai dott. Mauro Scroccaro e Claudio Pietrobon. La scelta della località e, soprattutto dell’ambiente, non era casuale. 

Si trattava di Villa Battaggia, già Villa Varetton, che gli attuali proprietari hanno messo a disposizione per questa occasione: uno splendido edificio sulle rive del fiume Sile che nel 1918 e nel periodo più cruento dei combattimenti è stato sede dell’ospedale n°74 della sanità militare italiana. Ma questo ospedale aveva una caratteristica particolare, era l’ospedale di Guerra della Repubblica di San Marino che, dopo la ritirata di Caporetto, era stato ricostituito presso Treviso e che per alcuni mesi fu ubicato in questa villa ove fu operativo soprattutto nel periodo più cruento del 1918, quello della battaglia del solstizio di metà giugno che terminò con la vittoria italiana.  

Ma qui la villa viene chiamata anche l’ospedale di Hemingway, nel ricordo di questo paziente che allora non era ancora famoso, ma solo un autista di ambulanza della Croce Rossa Americana. Ebbe qui le prime cure, dopo essere stato ferito ad un ginocchio dalle schegge di un proiettile di mortaio austriaco, e fu portato proprio nel nosocomio sammarinese anche dietro sua esplicita richiesta come dicono oggi le fonti locali, e che era il migliore ospedale della zona. 

Un importante capitolo del volume presentato è dedicato agli ospedali di altre nazioni che erano attivi nel Veneto durante quel conflitto ed un rilievo notevole è stato dedicato all’ospedale sammarinese ed alle sue azioni umanitarie riconoscendo al nostro paese i tanti meriti caduti nell’oblio fino a poco tempo fa. 

La delegazione sammarinese era composta dal Segretario alla Cultura Giuseppe Morganti e dal dott. Giuliano Giardi che hanno illustrato al pubblico le azioni compiute dalla Repubblica in quel delicato periodo, le tante vicissitudini e la storia dell’ospedale. Notizie accolte con grande curiosità ed attenzione dai presenti che non erano a conoscenza delle tante operazioni, soprattutto umanitarie, compiute da San Marino in quel periodo travagliato. 

Questo piacevole incontro ha creato le premesse di avere un seguito nell’approfondire anche la storia dei rapporti delle due Serenissime, le Repubbliche di San Marino e di Venezia e che apre un interessante filone di indagini e di studi.  

Dott. Giuliano Giardi

 

 

 

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