Il segretario della Dc Pasquale Valentini interviene sui giochi

Il segretario della Dc Pasquale Valentini interviene sui giochi

Qualche giorno fa Sinistra Unita in un suo comunicato esprimeva profonda preoccupazione sullo stallo in cui giace la maggioranza. Lo stesso comunicato denunciava un rapporto difficile fra il governo e i partiti di provenienza e difficoltà di ascolto delle esigenze reali del Paese.

A queste dichiarazioni faceva eco il comunicato dei giovani di AP che parlavano di tensione continua che blocca ogni volontà e possibilità riformatrice, di “baratti” su questioni che non corrispondono all’interesse collettivo e di estenuanti mediazioni sui metri quadrati e sul numero delle macchinette nelle sale da gioco.

Ritardi e non risposte, come ribadisce anche il Sindacato che richiama con la sua piattaforma le emergenze che caratterizzano in questo momento la vita del nostro paese: sanità e previdenza, tariffe e costo della vita, politiche sociali a favore delle famiglie e delle fasce più deboli, politiche per lo sviluppo, interventi infrastrutturali. E non ci tranquillizza affatto scoprire poi che sui giochi (guarda caso!) la mediazione si è trovata, con un sì “ridotto” a Grandoni, una dilatazione dell’attività della Giochi del Titano e un ingresso in pompa magna di Casino’s Austria, contro ogni logica di interesse generale e ignorando totalmente le implicazioni politiche emerse nella Commissione d’inchiesta.

Siamo di fronte ad una profonda crisi della politica in cui a farla da protagonisti sono gruppi di pressione e di interesse, piccole e grandi lobby che si comportano come vere e proprie bande, le une contro le altre.

La vittoria dei particolarismi contro il bene comune. Al punto che S.E. Mons. Negri durante la celebrazione del 1° ottobre si è chiesto “Il potere …..non rischia di rinchiudersi in se stesso, nella gestione di piccoli interessi privati, lontano dalle esigenze della società, dalle varie realtà della Repubblica, prima fra tutte, dalla componente giovanile a cui non si può guardare se non con preoccupazione?”
A questa domanda non ci si può sottrarre.

Occorre uno scatto in avanti della politica, che sappia rifondare un nuovo stato sociale, basandosi sulla ricerca del bene comune, un bene comune non più inteso come somma dei beni individuali acquisiti attraverso opportunità individuali, ma come relazione di scambio fra soggetti sociali che operano in base ai principi del primato della persona umana, della sussidiarietà e della solidarietà.
È questa visione della politica che sta alla base dell’aggregazione che ha dato vita al coordinamento fra il P.D.C.S., NS, Popolari e AN e che consente di guardare alle esigenze di modernizzazione del nostro Paese con una grande volontà di ascolto delle esigenze reali della popolazione e con un’attenzione a sprigionare tutte le potenzialità presenti nel nostro tessuto sociale ed economico.

Nelle prossime settimane dal lavoro del gruppo di coordinamento scaturiranno ipotesi programmatiche offerte come proposte concrete ai cittadini, proprio alle emergenze che tutti vedono e che solo il governo sembra non vedere. È su questo terreno che pensiamo si debba guardare per un confronto fra le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che vogliono superare lo stallo in cui siamo.

San Marino, giovedì 4 ottobre 2007
Pasquale Valentini

Segretario Politico P.D.C.S.

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