Il significato della lettera all’Ocse del governo di San Marino

Il significato della lettera all’Ocse del governo di San Marino

Martedì scorso il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, a nome del Governo sammarinese, ha inviato al Segretario Generale dell’OCSE, Angel Gurria, una lettera nella quale, facendo riferimento agli impegni assunti già nel 2000 con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, si riepilogano le misure intraprese da San Marino nell’ottica della cooperazione e si delineano i futuri impegni che il nostro Paese intende assumere nel rispetto delle regole internazionali e di quanto stabilito anche nel programma di Governo.

Lo hanno comunicato lo stesso Responsabile della Politica Estera, il Segretario di Stato alle Finanze, Gabriele Gatti e quello alla Cultura, Romeo Morri.

In sintesi, il Governo sammarinese ricorda all’OCSE che, nel 2004, il nostro Paese ha sottoscritto un accordo con l’Unione Europea in materia di tassazione dei redditi derivanti dal pagamento di interessi che si conforma alle normative europee, ricorda di aver avviato una radicale riforma della regolamentazione del proprio settore finanziario, con la costituzione di Banca Centrale, nonché di aver avviato un ampio processo di riforma normativa in materia di lotta al riciclaggio del denaro ed al finanziamento al terrorismo, seguendo le prescrizioni del Moneyval.

Nella lettera si parla anche dell’istituzione dell’Ufficio Centrale di Collegamento per la collaborazione amministrativa con gli altri Stati, che sarà pienamente operativo dal prossimo 2 aprile e , parlando degli impegni futuri, si manifesta l’intenzione di adottare gli standard del modello OCSE 2005 nell’ambito delle convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni fiscali che il nostro Paese sottoscriverà.
La lettera informa anche della prossima firma degli Accordi di Cooperazione Economica e di Collaborazione Finanziaria con l’Italia e dell’intenzione di rinegoziare, in tempi brevi, l’Accordo in materia di doppie imposizioni fiscali con quel Paese.

La Mularoni e Gatti hanno espresso la convinzione che San Marino potrà continuare ad essere considerato dall’OCSE un Paese collaborativo ed hanno ribadito, parlando del negoziato con l’Italia, l’ottimo clima instaurato con il Governo di Roma e l’impegno a considerare prioritaria la rinegoziazione dell’Accordo contro le doppie imposizioni fiscali.

In merito ai testi degli Accordi che si firmeranno, apparsi in modo improprio su alcuni organi di informazione, il Segretario di Stato Mularoni ha ribadito che la trattativa è ancora in corso e che quindi non è corretto, anche nei confronti della controparte, diffondere testi che sono ancora in via di definizione.

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