Il Venerdi’ di Repubblica non risparmia nessuno stereotipo classico su San Marino

Il Venerdi’ di Repubblica non risparmia nessuno stereotipo classico su San Marino

La copia del 30 dicembre 2011 de “Il Venerdì di Repubblica” – passata inosservata forse a causa dei preparativi per il cenone di fine anno – tratteggia, in un articolo a firma di Luigi Irdi, un ritratto tipico del sammarinese, visto da oltre confine.

Il pezzo in questione racconta la Provincia di Rimini e si intitola “Nella riviera del rimorchio la Valdostana vale più della Milanese / Come è cambiata la provincia che fu il simbolo dell’avventura estiva / La classifica dei vecchi “birri” / I nuovi alieni venuti dall’est / Le banche di San Marino / E il dio turismo che d’inverno non si placa” 

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Din don. Pausa pubblicità su Rete8 Vga – TeleRimini. Apri un conto presso la banca cooperativa La Grana perchè “La grana sei anche tu”. Sei tu soprattutto quando, vestito da ciclista sponsorizzato e dopo aver imbottito la borraccia di banconote aggredisci di buona lena le salite verso San Marino per far sparire l’incasso della settimana, sperando che la Guardia di Finanza italiana in agguato non mangi la foglia. Rimini divide con Chiasso il record italiano di circolazione di banconote da 500 euro. Chiasso perchè ha la Svizzera a un passo e Rimini perchè c’è San Marino, tabernacolo di ogni perfidia finanziaria. Il traffico di bigliettoni viene alimentato da diverse fonti, dall’evasione ordinaria ai contanti distribuiti in giro da reggimenti di turisti russi che sbarcano all’aeroporto Federico Fellini e salgono sul pullman navetta organizzato per invadere il Centro commerciale Gros, dove saccheggiano i magazzini della moda e divorano scarpe con l’ingordigia dei nuovi ricchi, seminano mazzette di euro e si reimbarcano di corsa per la grande Madre Russia.

Il sanmarinese è amorevolmente odiato perchè più ricco, perchè non paga tasse e girerebbe col Suv anche sulle aiuole del parco pubblico, perchè è strafottente e tratta con degnazione i circa duemila italiani che ogni mattina vanno a lavorare nella sua piccola repubblica. In più il governo della Rocca collabora malvolentieri con le autorità giudiziarie italiane nella caccia al colletto bianco criminale e quindi l’unica soluzione sarebbe quella di dichiarare guerra una buona volta e spedire a San Marino un battaglione di Lagunari, sogno che ogni rispettabile riminese (a meno che non sia, appunto, un colletto bianco criminale) coltiva nel suo cuore.

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