Massimo Pandolfi di Il Resto del Carlino ha intervistato
XVI.
E’ vero che San Marino attraversa uno dei momenti più delicati della
sua storia? «E’ vero, e l’ultima emergenza è quella dei settemila
frontalieri italiani, tredicimila famiglie, che rischiano di perdere il posto.
Siamo ai livelli di Fincantieri o Pomegliano D’Arco, ma ne parlano in pochi.»
I rapporti fra Italia e san Marino sono ai minimi storici. Lei un
anno fa scrisse a Berlusconi: le ha risposto il premier? «Lo ha fatto
Gianni Letta. E ho parlato più volte con il ministro Frattini. A Tremonti ho
chiesto in diverse occasioni un incontro: non ho ricevuto udienza».
Lei sta difendendo la piccola Repubblica che però, in un recentissimo
passato, forse era stata un po’ troppo spregiudicata…. «I limiti della
gestione economica e finanziaria di San Marino mi sono ben presenti. Non da oggi
dico che bisogna fare un salto e devo dire che da un anno e mezzo ho visto
sforzi e tentativi importanti a San Marino. Però… ».
Però? «Però non c’è stata adeguata risposta del governo
italiano e in particolare del ministro Tremonti, mi sembra. Sono colpito dal
fatto che continui ad esserci questa chiusura italiana».
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