IlSole24Ore: Rimini studia il rilancio dell’aeroporto

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Le strategie. AirRiminum pronta a rafforzare le rotte verso Est Europa ed Estremo Oriente: l’obiettivo è arrivare a 2 milioni di passeggeri a regime

Rimini studia il rilancio dell’aeroportoLa ripartenza dell’aeroporto di Rimini gioca un ruolo chiave nel rilancio del turismo estivo romagnolo e l’ambizione di Leonardo Corbucci, nuovo amministratore delegato e socio di riferimento di AirRiminum (che gestirà per i prossimi trent’anni l’aeroporto Fellini, dopo il fallimento di Aeradria) è arrivare a due milioni di passeggeri a regime. Traguardo non inverosimile se si considera la catchment area dello scalo, tra il milione di residenti romagnoli, un altro milione di turisti stranieri (che si sommano ai 3,5 milioni di vacanzieri italiani) e i 2 milioni di visitatori della fiera, che ogni anno arrivano in Riviera.
 «Verso Est c’è un enorme bacino di nuovi ricchi da portare qui. Rimini ha titolo per ambire a essere una delle finestre più importanti verso Oriente, ma serve una azione di sistema territoriale, perché la competizione è mondiale e per attirare turisti dall’estero si deve far leva in modo sinergico su agrifood, fashion, leisure. Riconoscendo all’aeroporto le esternalità positive che genera sul territorio» ribadisce l’ad. Che è in trattativa con un vettore cinese per attivare un volo da settembre su Miramare e punta a collegare le altre tigri asiatiche tra Vietnam, Indonesia e Corea, nonché a rafforzare le rotte in Russia, Nord Europa e anche i voli domestici (Roma e isole in prima battuta).
 Nel frattempo la nuova Air Riminum è impegnata a tenere i conti in ordine, e dopo avere chiuso il 2015 con 420mila euro di utile netto e 157mila passeggeri, conta di arrivare a 250mila viaggiatori e almeno 800mila euro di utile quest’anno. Per attivare dal 1° gennaio 2017 il nuovo piano industriale, sganciandosi dalla dipendenza da tour operator e voli charter e mirando al primo step del milione di passeggeri entro il 2020. Con gli occhi ben aperti sullo scenario aeroportuale circostante.
 «Sta per aprirsi una stagione inevitabile di aggregazioni tra gli scali medio-piccoli – nota Corbucci – e Rimini con i suoi 3,3 km di pista, a 50 metri dall’autostrada, a mezzo chilometro dall’Alta velocità, a 50 km dal porto di Ravenna e a un passo da San Marino è una piattaforma aggregatrice unica per passeggeri e cargo».
 A sud di Rimini c’è lo scalo di Falconara da anni sull’orlo del fallimento a caccia di investitori privati. A pochi chilometri dal Miramare, sempre in Romagna, tutta la comunità forlivese si sta appellando all’Enac in queste settimane affinché ritiri la concessione al presunto «salvatore» americano Robert Halcombe, che si aggiudicò il Ridolfi nel marzo 2015 con l’idea di farne un hub di servizi aeroportuali, senza muovere però, fino a oggi, un dito.
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