San
Marino Oggi ha riportato la notizia secondo cui la prossima udienza del
processo per bancarotta della Punto Shop è stata fissata per il 10
giugno: quel giorno “si dovrebbe iniziare ad entrare nel merito, con l’audizione
dei primi quattro testimoni: otto quelli da sentire in totale”.
La
Punto Shop sta diventando una nuova
sciagura per i conti dello Stato che è in avere per quasi
3,5 milioni di euro
L’abbinamento Scipioni
– Punto Shop è un ulteriore esempio di quella imprenditoria forense (nel senso di imprenditori ‘foresti’, cioè forestieri alla triestina) che ha sfruttato le ‘debolezze’ della classe dirigente sammarinese per fare i propri affari, pregiudicando non solo l’immagine del Paese (fra i membri del Consiglio d’Europa, pecora nera nella lotta alla corruzione) ma recando anche un danno diretto all’erario pubblico come è successo per Banca del Titano (oltre
16 milioni di euro).
Per Punto Shop pare – visto col senno di poi – pare essere stato creato un sistema di scatole cinesi addirittura dentro San Marino con l’avallo di chi avrebbe dovuto vigilare, coinvolgendo nomi di persone e società della cui reputazione già si sarebbe dovuto dubitare.
Il caso, ereditato dal precedente governo, è precipitato con il governo attuale, nonostante le promesse pubbliche dei Segretari di Stato, al Lavoro, Gian Marco Marcucci, ed all’Industria, Marco Arzilli, subito dopo il loro insediamento.
Accadde oggi, pillola di storia sammarinese