Dello scandalo Punto Shop, società con sede nella Repubblica di San Marino ed anche, a quanto pare, a Coriano (RN), relativo a una presunta evasione Iva si occupa in dettaglio Giorgio Costa di IlSole24Ore, parlando esplicitamente di esterovestizione.
L’accusa di esterovestizione è ‘antica’ per molte aziende sammarinesi a partire dalla Karnak il caso più eclatante, notissimo anche a livello nazionale italiano dopo la trasmissione ‘Il Re è Nero’ di Paolo Mondani in Report Rai3. Appare del tutto nuovo invece, almeno, per i non addetti ai lavori, questa accusa a
Punto Shop che di problemi ne ha già altri e di altro tipo.
Scrive, fra l’altro Costa: ‘per quel che riguarda poi la società sammarinese – posseduta al 40% da Roberto Scipioni e per il 60% da una società lussemburghese controllata a sua volta da una spa con sede a Roma posseduta dagli stessi Scipioni – se ne contesta l’esterovestizione in quanto l’attività commerciale svolta dalla società sammarinese, nel periodo preso in esame, veniva espletata attraverso l’attività pubblicitaria dei propri prodotti diffusa esclusivamente sul territorio dello Stato italiano attraverso il sistema di televendita americano del ‘Visto in Tv’. Peraltro le fatture esaminate individuano solo clienti in territorio italiano e anche l’amministratore unico di tale società, Luigi Carattoni, si confìgurerebbe come mero prestanome con il solo incarico di firmare gli atti della società già predisposti dagli Scipioni mentre i veri gestori ed amministratori della società sono gli stessi Scipioni Roberto e Emanuel. ‘
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