Le imprese della Repubblica di San Marino che hanno finora usufruito in Italia di un
rappresentante fiscale già potrebbero incontrare difficoltà ad operare a causa dell’entrata in vigore della nuova norma di origine europea che abolisce tale soggetto a partire dal 1° gennaio 2010.
Ne tratta La Tribuna Sammarinese. Il giornale è meno rassicurante in materia del governo sammarinese.
Invariata rimane per il momento
la prassi nel caso di cessione
di servizi a utenti privati.
La
modifica sostanziale e, a differenza
da quanto è stato riferito,
operativa dal 1 gennaio (e non
quindi rinviata ad una data sucessiva
al 18 gennaio, giorno in
cui è previsto l’incontro di
esperti dell’Ufficio Tributario
Sammarinese con l’Agenzia delle
Entrate) riguarda l’impossibilità,
per le imprese che possiedono
sul territorio italiano, una
stabile organizzazione di procedere
alla nomina del rappresentante
fiscale.