Incontro Anis – Csu

Incontro Anis – Csu

Il contratto per i settori Industria
e Banche rimane ancora un miraggio. Mentre il Tavolo tripartito e
la contrattazione sembrano a un passo dall’affondare. L’incontro
di oggi pomeriggio tra Centrale sindacale unitaria (Csu) e
Associazione nazionale dell’Industria sammarinese (Anis), dai
toni molto franchi e, a tratti, molto accesi, non e’ servito a
redimere le diverse questioni rimaste in sospeso.

“Fumata nera” sbotta cosi’ alla fine del faccia a faccia il
segretario della Csdl, Gilberto Ghiotti: “Non ci attendevamo
grandi novita’, ma ora c’e’ la certezza che c’e’ una concezione
diversa tra noi e loro sul rapporto tra impresa e forza lavoro”.


Se il sindacato e’ convinto che le condizioni di lavoro vadano
concordate, gli Industriali “pensano di tornare al comando
unilaterale”, chiedono maggiore flessibilita’ e orari piu’
lunghi, e sono pronti a garantire solo un aumento contrattuale
dello 0,8% per il 2009. Su una cosa soltanto concordano Csu e
Anis: sulla gravita’ della situazione in cui si trova il Paese.


Ma se i primi la fanno risalire all’assenza di un progetto di
sviluppo, per i secondi la colpa e’ del contratto, “come se-
stigmatizza Ghiotti- la competitivita’ dipendesse da uno 0,5% in
piu’ o meno. E non e’ neppure semplicemente un problema
economico, conta molto anche la parte normativa. L’Anis vuole
piu’ flessibilita’ e approfittare della crisi per annullare 20
anni di contrattazione”.

Dunque le posizioni al termine
dell’incontro di questa sera appaiono sempre piu’ distanti e ora
si valutera’, da entrambe le parti, se ha senso portare ancora
avanti il confronto, magari all’interno di delegazioni piu’
ristrette. Ottimista Marco Beccari, segretario della Cdls:
“Abbiamo deciso di verificare la possibilita’ di continuare a
discutere- conferma- Sul tavolo ci sono tante ipotesi, non
abbiamo fatto nessun passo concreto in avanti, ma c’e’ la
possibilita’ per un confronto piu’ costruttivo”. Anche se,
attacca il collega di sindacato Giorgio Felici, l’Anis vuole
“destrutturare il contratto di lavoro ed e’ ferma agli slogan di
sei mesi fa”.

In controtendenza, invece, il commento del segretario generale
degli Industriali, Carlo Giorgi, che parla di “incontro
positivo”. Poi aggiunge: “Ci prendiamo una pausa di riflessione
per valutare se si possono fare altri faccia a faccia. È giusto
rispettare le posizioni di tutti, noi guardiamo al bene del
Paese”.

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