Incontro rilancio turismo

Incontro rilancio turismo

COMUNICATO

Rilanciare il turismo e con esso traghettare l’economia sammarinese fuori dalla crisi internazionale. Si può fare. Ma occorre uscire dalla modalità di programmazione a compartimenti stagni, che determina eventi e azioni tra loro scollegate, per adottare invece un sistema organico di progettazione, cui ricondurre idee, progetti, sforzi, risorse e azioni nei diversi settori. L’obiettivo coinvolge quattro Segreterie di Stato: oltre a quella per il Turismo, anche quelle per la Cultura e l’Università, per l’Artigianato e il Commercio, per il Territorio e l’Ambiente. I rispettivi titolari si sono incontrati Venerdì pomeriggio nel Palazzo del Turismo, insieme ai rappresentanti delle categorie economiche USOT, USC, OSLA. “Oggi – ha detto Berardi nell’aprire la riunione – il settore del commercio legato al turismo, per le sue caratteristiche di snellezza e duttilità, è quello che può maggiormente rispondere a interventi mirati, e può essere volano dell’economia sammarinese, traghettando il Paese fuori dalla crisi”. Occorre però, secondo Berardi, creare una cabina di regia unica, che consenta di coordinare le iniziative. I risultati ottenibili sono: minore dispersione di risorse umane e finanziarie, maggiore efficacia degli interventi, un calendario più essenziale ma di maggior peso ed equilibrato nel tempo, accresciuta coerenza degli interventi e individuazione di una nitida e univoca immagine di San Marino, positiva e – soprattutto – condivisa all’interno del Paese stesso prima ancora che fuori.
Ovvero, una rivoluzione che non può risparmiare nessuno, non nel subirla, ma nel farla.

“Ognuno deve fare la sua parte”, ha infatti osservato il Segretario di Stato per il Territorio, Giancarlo Venturini. Il sistema di attrazione deve muoversi su più fronti, e non può trovare aree scoperte, che vanifichino gli sforzi compiuti. Per ciò che concerne la riqualificazione urbanistica, l’arredo e le esposizioni del centro storico, sollecitate anche dalle associazioni di categoria, “il 13 marzo scorso – ha precisato – la Commissione per le Politiche Territoriali ha approvato la delibera di orientamento per la modifica del Piano Particolareggiato del Centro Storico. Quindi a breve dovremo avviare un confronto con le associazioni per valutare le proposte e pervenire a un piano condiviso con gli operatori”.

“Occorre un enorme sforzo partecipativo per muoversi all’unisono – ha ribadito il Segretario di Stato per il Commercio, Marco Arzilli – sia da parte delle Segreterie di Stato, sia da parte delle Associazioni delle categorie interessate”.

L’impegno c’è e sarà portato avanti all’interno di un tavolo di confronto permanente che si occuperà di valutare gli interventi da fare a breve, medio e lungo termine.

Ma prima di fare proposte, occorre conoscere lo stato dell’arte del posizionamento dell’immagine della Repubblica e della sua attrattiva turistica. Ci ha pensato l’agenzia di comunicazione MPR, incaricata all’uopo, che ha illustrato gli esiti di una ricognizione che ha toccato tutte le forme, i settori, le attività che entrano in campo nel comunicare l’idea identitaria del Paese. “Come viene vista San Marino? Quali valori esprime? Come li esprime? Queste le domande preliminari. Seguite dall’analisi del profilo dei turisti: quanti sono (poco più di due milioni), da quale bacino provengono (per due terzi dall’Italia), per quanto tempo restano (il 97% si ferma solo per 2/4 ore). Quali altri bacini sono da considerare con maggiore attenzione (Cina e Russia, in primis).

Ne è emerso un quadro di comunicazione incongrua sia rispetto al target cui è riferita, sia rispetto ai valori che veicola: un Paese quasi favolistico, che non valorizza però in concreto la sua identità statuale, istituzionale, storica, e le sue bellezze caratteristiche, monumentali, ambientali, paesaggistiche, artistiche. Inoltre, non sono rese veramente disponibili e usufruibili le informazioni concernenti manifestazioni ed eventi di interesse sia turistico che culturale.

Oggi San Marino cattura solo l’1% delle presenze in riviera e non ha messo ancora a regime l’attività congressuale. Anche l’arredo urbano potrebbe essere più curato e omogeneo, a partire dal confine, così come il verde pubblico e la segnaletica stradale e commerciale.

Attrarre visitatori per tutto l’anno, affascinarli ed essere al di sopra delle loro aspettative, saperli accogliere è un circuito dove San Marino ha ancora molto da fare e da dire. Non è una cattiva notizia.
Tra le azioni individuate come immediate, vista la crisi economica del momento: l’attivazione del Convention and Visitors Boureau, che consentirà, con una promozione e calendarizzazione mirata dell’attività congressuale, di destagionalizzare le presenze; la messa in campo di un piano di comunicazione per cercare di attrarre il maggior numero di visitatori, che le previsioni per l’estate prossima valutano in circa 20 milioni di presenze sulla riviera romagnola; l’eventuale attivazione di servizi di trasporto dalla Riviera, per integrare i percorsi e le fasce orarie attualmente in uso, fino alla tarda serata.

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