Intelligenza artificiale, Usl: “Non possiamo ignorare potenziali effetti negativi”

Intelligenza artificiale, Usl: “Non possiamo ignorare potenziali effetti negativi”

“Chi teme gli effetti dell’Intelligenza Artificiale lasciata libera di espandersi senza paletti viene spesso messo a tacere come se fosse contrario al progresso. Tuttavia, un sindacato non può permettersi di ignorare i potenziali effetti negativi che ogni fenomeno porta con sé se non governato”.

Così il Segretario Generale di USL Francesca Busignani commenta il percorso che porterà all’attuazione delle regole Ue sull’intelligenza artificiale (IA) contenute nel regolamento 2024/1689 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue. Regole con le quali dovranno fare i conti non solo Stati Ue, ma anche extra Ue, persone fisiche e giuridiche che sviluppano sistemi di IA.

“Quello che possiamo affermare con chiarezza riguardo all’intelligenza artificiale generativa – dichiara Busignani – è che, a causa degli altissimi costi energetici derivati dall’uso di combustibili fossili, i benefici saranno limitati a un ristretto numero di aziende. Inoltre, come dimostrano molti report, l’IA potrebbe automatizzare l’equivalente di 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno nel prossimo futuro.

Dobbiamo quindi gestire e comprendere come l’Intelligenza Artificiale possa essere utilizzata per proteggere i lavoratori e il lavoro, altrimenti diventerà una causa di povertà e discriminazione. Inoltre, non possiamo delegare interamente questa responsabilità al settore privato, la Pubblica Amministrazione deve diventare il motore trainante per lo sviluppo e la gestione oculata delle nuove tecnologie mantenendo sempre e comunque un doppio binario. Queste considerazioni devono spingerci a riflettere seriamente su come guidare e non essere guidati dal cambiamento per il bene di tutti.

Anche la CES teme che l’IA possa contribuire alla disoccupazione strutturale a lungo termine, creando una classe di disoccupati che includerà sia lavoratori qualificati che non qualificati. Argomento questo che sarà trattato in profondità nel Comitato Esecutivo del prossimo ottobre.
Venendo invece agli aspetti apparentemente positivi, tra i nuovi campi d’applicazione dell’intelligenza artificiale c’è la salute e sicurezza sul lavoro: accanto ai tradizionali Dispositivi di protezione individuale (caschetto, scarpe anti infortunio, guanti), è stata creata una t-shirt in grado di misurare in tempo reale numerosi parametri bio vitali; dall’Ecg, alla frequenza cardiaca, al ritmo e alla profondità del respiro.

Questa mole di dati viene trasmessa ad una infrastruttura tecnologica in cloud che informa il medico competente per prevenire il rischio di infortuni dei lavoratori o morti bianche. Possibili criticità però sono legate al fatto che tra le conseguenze della sicurezza lavorativa potrebbe esserci un giudizio di inidoneità forzata ed estremizzata” conclude USL.

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