Interpellanza casa gendarme a Fiorentino. Su

Interpellanza casa gendarme a Fiorentino. Su

Interpellanza a risposta scritta
Da notizie riportate sulla stampa si apprende che un alloggio di proprietà dello Stato sito nel Castello di Fiorentino, risulterebbe assegnato ad un gendarme che presta servizio presso la Brigata di Acquaviva, in forza di una delibera di parecchi anni fa per la quale oggi pare non sussistano più i requisiti e le ragioni in particolare quelle legate allo stato di necessità in capo al beneficiario.
Il Capitano di Castello ha dichiarato che più volte la Giunta ha scritto al Governo per potere rientrare in possesso dei locali dell’abitazione in quanto necessari all’attività della Giunta stessa ma che finora non sono pervenute risposte da parte delle Segreterie interessate.
Considerate le evidenti esigenze della Giunta di Castello, che rappresenta l’intera comunità locale e ha necessità di potere operare nelle migliori condizioni possibili, e considerato anche l’attuale momento di crisi economica che spinge sempre più famiglie verso situazioni di reale difficoltà a cui lo Stato non riesce a dare risposte, specialmente per quanto riguarda la richiesta di alloggi,

i sottoscritti Consiglieri interpellano il Governo per sapere:

se corrisponde al vero che la Giunta ha scritto al governo per richiedere di rientrare in possesso dei locali attualmente adibiti ad abitazione;

in caso affermativo, per quali motivi il Governo non abbia dato risposta alle richieste avanzate e se intende dare seguito alle stesse;

qual è l’importo del canone di locazione che il gendarme corrisponde per l’affitto dell’appartamento e se sussistano ancora le condizioni che hanno determinato l’assegnazione;

se inoltre corrisponda al vero quanto riportato sul quotidiano “l’Informazione”, nello stesso articolo (di cui si allega copia) in cui si dà notizia della richiesta della Giunta, circa il fatto che il medesimo gendarme avrebbe già chiesto al giornalista di pubblicare gli esposti presentati contro l’allora Comandante della Gendarmeria, atti coperti rigorosamente dal segreto istruttorio, poiché, qualora si avesse conferma di ciò, si configurerebbe una grave responsabilità nella diffusione di un segreto d’ufficio a cui sono tenuti in maniera particolare gli appartenenti alle Forze di Polizia.

San Marino, 6 marzo 2012

I Consiglieri

Ivan Foschi

Vanessa Muratori

Alessandro Rossi

Francesca Michelotti

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