San Marino, 29 agosto
2016
Interpellanza del
Consigliere Elena Tonnini in merito alla chiusura di negozi
all’interno del Centro Commerciale Azzurro
Si richiede risposta
orale
Considerate
la Delibera del Congresso di Stato n.12 del 4 ottobre n.2011,
e
la Delibera del Congresso di Stato n.13 del 4 ottobre n.2011 in cui
si specifica che la concessione della residenza al sig.Renato Celli e
alla sig.ra Marika Buda è subordinata al mantenimento degli impegni
occupazionali e di investimenti indicati nei business plan delle
società ivi indicate;
con
riferimento alla comunicazione a mezzo stampa di cui al seguente link
ed
in particolare al passaggio, di seguito riportato, in cui viene
esplicitato il fatto che alcuni negozi siano già chiusi mentre altri
chiuderanno entro la fine di agosto
“(…).
Più pessimista è invece la moglie di Renato Celli ovvero
l’imprenditore a capo del gruppo che, all’Azzurro, ha già chiuso un
esercizio, mentre altri due – “Kisenè” e “Fiorella Rubino”
– ha in programma di chiuderli a fine luglio. Stessa sorte a fine
agosto per “Motivi” e “Primigi” e a rischio, sempre dello
stesso gruppo, ci sono anche “Calzedonia” e “Intimissimi”. La
signora Marika Celli, preoccupata, ci ha contattato paventando il
timore che il Centro Azzurro debba chiudere prima che l’eventuale
piano di ristrutturazione possa dare i risultati sperati.”
si
interpella il governo per conoscere
-
chi
siano gli attuali membri del CdA della Sam Invest (la società che
gestisce l’Azzurro)
-
di
quanti e quali società sia attualmente o sia stato amministratore
Renato Celli e chi ne siano i membri del Consiglio di
Amministrazione
-
di
quanti e quali società sia/sia stata amministratrice Marika Buda e
chi ne siano i membri del Consiglio di Amministrazione. In caso la
stessa non risulti amministratrice, quale tipo di ruolo o
collaborazione abbia o abbia avuto presso le attività sopra citate.
-
si
chiede copia dei business plan di cui alle Delibere in premessa,
nonché eventuali business plan di altre attività riconducibili a
Renato Celli e/o Marika Buda.
-
quanti
di questi negozi abbiano sede presso il Centro Commerciale Azzurro.
Quanti siano già chiusi e quanti in chiusura.
-
se
risulti vero che i titolari della attività chiuse o in chiusura a
San Marino abbiano recentemente aperto o abbiano intenzione di
aprire a breve nuove attività in Italia e quali.
-
avere
uno storico (degli ultimi 2 anni) del numero di dipendenti e
relativo inquadramento lavorativo per ognuna di queste attività
-
sapere
se tali attività abbiano ricevuto incentivi o sgravi occupazionali.
In caso di risposta affermativa, in base a quali riferimenti
normativi, sapendo se ne siano stati rispettati gli eventuali
impegni.
-
se
corrisponde al vero che sia stato elaborato in favore di queste
attività, con la collaborazione dell’Ufficio del Lavoro, un
“patto di interscambiabilità” per lo spostamento dei dipendenti
da un’attività all’altra senza tenere conto del contratto di
assunzione. In caso affermativo, se ne chiede copia.
-
conoscere,
per ognuna di tali attività, se abbiano ricevuto incentivi,
defiscalizzazioni, sgravi o sussidi statali. In caso affermativo, di
quale tipo ed entità.
-
sapere
se tali attività abbiano depositato una fidejussione a tutela dello
Stato da eventuali debiti.
-
conoscere
per ognuna di tali attività se esistano debiti e a quanto ammontino
(divisi tra debiti verso i dipendenti e verso lo Stato in termini di
contributi, bollette non pagate, monofase o altro).
-
Se
siano stati previsti dei piani di rientro dei debiti (verso i
dipendenti e/o verso lo stato) e le relative tempistiche. Se tali
piani di rientro siano compatibili con l’espressa volontà di
chiusura delle attività.
-
Quali
garanzie vi siano per il ripianamento dei debiti qualora le attività
debitrici se ne vadano da San Marino prima dei termini stabiliti nei
piani di rientro.
-
Se
le tempistiche annunciate di chiusura degli ultimi negozi al 31
agosto siano compatibili con i piani rientro stipulati rispetto alla
certezza di rientrare di tutti i debiti
-
Se
risulti vero che da diverso tempo sia stata data disposizione alle
attività di non accettare metodo di pagamento diverso dal contante,
rifiutando bancomat e carte di credito. In caso affermativo quale
sia il motivo di tale disposizione.
-
Se
siano ancora presenti macchinari, attrezzature o beni all’interno
delle sedi dei negozi. Se risulta vero che la sera, ad attività
chiuse, vengano smontate le mobilie. Se la società che gestisce
l’Azzurro ne sia a conoscenza e se abbia segnalato tali
comportamenti;
-
se
qualche ufficio o istituzione si sia attivato per verificare le
situazione di queste attività all’Azzurro e cosa abbia rilevato.
-
Quale
sia il rapporto tra l’attività “Piada
& Champagne” della Società Ambra Srl di Renato Celli,
vincitrice
del bando
di manifestazione di interesse per la gestione del chiosco di San
Marino all’Expo Milano 2015, e l’attività “La Piada e le
Bolle” con sede in Italia. Quando abbia chiuso l’attività
sammarinese e quando abbia aperto l’attività italiana e per quale
motivo quest’ultima pubblicizzi sul proprio sito facebook lo stand
sammarinese presso l’Expo.
-
Quale
sia la procedura ufficiale di segnalazione in caso di rischio di
fuga di un’azienda, a chi vada indirizzata, i tempi e le modalità
di intervento.
Il
Consigliere Elena Tonnini
Si
aggiunge per la risposta scritta il Consigliere Gian Matteo Zeppa