Interpellanza su ‘latte scaduto’. Precisazioni dell’Iss

Interpellanza su ‘latte scaduto’. Precisazioni dell’Iss

In merito agli articoli di giornali pubblicati in data odierna, con riferimento all’interpellanza del Consigliere Francesca Michelotti, si precisa quanto segue:
Al Dipartimento Prevenzione lo scorso 7 novembre è giunta la segnalazione di una cittadina, la quale riferiva che il latte da lei acquistato, dopo averlo riscaldato, si coagulava; la signora è stata invitata a presentarsi presso gli Uffici del Dipartimento col residuo del latte per poter procedere con gli adempimenti del caso.
Una volta identificato il prodotto (si trattava di latte a lunga conservazione distribuito dalla Centrale del Latte di San Marino e prodotto da Centrale del Latte di Brescia S.P.A), in collaborazione con la Polizia Civile sono stati prelevati due campioni ufficiali (uno presso l’abitazione della signora che ha segnalato il fatto e che aveva a domicilio un’altra confezione integra, il secondo presso la Centrale del Latte) per sottoporli agli opportuni esami di laboratorio.
Gli esami di laboratorio, hanno messo in evidenza l’assenza di qualsiasi rischio microbiologico, come anche i parametri chimici principali sono risultati nella norma; a seguito di ulteriori accertamenti è stato constatato che la flocculazione manifestata dal latte in fase di riscaldamento era dovuta ad una non corretta omogeneizzazione del prodotto da parte dell’azienda produttrice e ad alterazioni enzimatiche, questo determinava una separazione della fase acquosa dalla fase solida del latte col conseguente effetto coagulante visibile anche macroscopicamente.
Sull’esito degli esami è stata data opportuna informazione anche alle parti interessate, sottolineando la non pericolosità del prodotto.
Il ritiro dal mercato dei prodotti non conformi, è previsto dalle norme, in particolare il Decreto 9 marzo 2005 n. 32, e, laddove non vi siano rischi per la salute umana, è dato mandato al produttore/distributore di procedere al ritiro dal mercato di tali prodotti. Viceversa, nel caso di prodotti alimentari a rischio, si procede direttamente al loro sequestro e successiva distruzione.
Da anni è operativo un protocollo interno all’Istituto Sicurezza Sociale, tale per cui in casi anche solo sospetti di intossicazioni alimentari il Dipartimento Prevenzione viene immediatamente allertato per procedere a tutti gli adempimenti di competenza; in riferimento al consumo del  latte motivo della interpellanza, nessuna segnalazione è giunta dal Pronto Soccorso, dalla Pediatria e né dai Centri Salute.
Pertanto, visto che gli esami di laboratorio avevano escluso rischi per la salute legati al consumo di questo latte (è bene distinguere ciò che è avariato o non è buono dal punto di vista organolettico da ciò che può far male,) visto che dalle strutture sanitarie dell’ISS non era arrivata e a tutt’oggi non è arrivata alcuna segnalazione riferita a tossinfezioni alimentari legate a consumo di latte, si è deciso di non allertare  tramite comunicati stampa la cittadinanza in merito al consumo di questo prodotto per evitare inutili allarmismi
Ufficio Relazioni Pubbliche ISS

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