Interpellanza Vallefuoco

Interpellanza Vallefuoco

La presente interpellanza ha lo scopo di cercare di fare luce su una vicenda, che se verificata in tutta la sua gravità, dimostrerebbe  quanto le infiltrazioni malavitose sono purtroppo diventate  parte del tessuto economico sammarinese, infatti se tutti gli indizi riscontrati si concretizzassero  per un certo periodo il pane della camorra potrebbe essere stato somministrato ai nostri bambini.
La presente interpellanza non ha l’intenzione di generare né allarmismi infondati, né di ricercare senza metodo responsabilità o connivenze di fronte ad un fatto a nostro avviso gravissimo, quanto quello di fare prendere consapevolezza alla cittadinanza tutta, a partire dalle istituzioni di controllo, che  il sistema San Marino così come lo abbiamo conosciuto ci potrebbe avere condotto fino al folle risultato di mettere nelle mani della camorra l’alimentazione dei nostri figli.
Di fronte a questo crediamo che i cittadini sammarinesi tutti a partire dalle istituzioni, dalla Reggenza, dal Congresso di Stato, dal Consiglio Grande e Generale, dalla Giustizia dovrebbero compiere un salto di qualità nel recupero della dignità e della credibilità del nostro Stato per combattere tutti insieme una battaglia non semplice  per la eliminazione di ogni traccia di criminalità organizzata all’interno del tessuto economico sammarinese prima che sia troppo tardi, come dall’esterno anche recentemente ci hanno sottolineato.
Una battaglia che deve essere di tutti e che deve “isolare” chi si è reso colpevole  per connivenza od incapacità, chi ha permesso che le infiltrazioni malavitose arrivassero a questo punto e di richiedere una “tregua” politica di fronte a tali fatti che dimostrano come il Congresso di Stato stesso non fosse in grado di verificare la  gravità e la pervasività delle infiltrazioni malavitose.
 La presente interpellanza nasce dal seguente fatto di cronaca, che chiediamo al Governo di confermare o smentire:
Da Tribuna del 25 Febbraio 2011, reperibile anche da https://www.libertas.sm/cont/news/camorra-a-san-marino-al-vaglio-due-societa/41926/1.html, si legge:
 
“.. rapporto fra la finanziaria sammarinese ed un clan (Vallefuoco) viene confermato per un finanziamento (leasing?) che l’attività dei Vallefuoco, una pasticceria forno aperta a Gualdicciolo, in via Fabrizio da Montebello, 65, agli inizi del 2006, avrebbe ricevuto dalla Fincapital. Nessun controllo quindi, bensì un rapporto economico con un cliente con un’attività avviata a San Marino, che ha avuto la necessità di essere finanziata. Anzi dal controllo del bollettino dei protesti risulterebbe che l’attività (Vallefuoco srl) gestita per circa tre anni a Gualdicciolo con numerosi clienti (alimentari, alberghi, bar, ristoranti anche sammarinesi) sarebbe entrata in crisi finendo per essere protestata per un importo superiore ai 57mila euro”
 
Gli atti del congresso  di Stato:
Nella delibera  n. 80 del 29 Dicembre 2008 con oggetto: Autorizzazione di spesa per Refezione Scolastica
 
Si legge:
“si autorizza la Direzione degli Asili Nido a gestire la refezione scolastica, per tutto il 2009, nei
rimanenti 4 plessi degli Asili Nido, avvalendosi dei seguenti fornitori:.
12) pane, farinacei-Panificio Vallefuoco s.r.l.”;
Nella delibera  n.26 del 28 settembre 2009 con oggetto “Fornitura pane e farinacei ai plessi scolastici della Repubblica di San Marino“
Si Legge:
“preso atto della rinuncia, pervenuta in data 14 settembre 2009 da parte del
Panificio Vallefuoco a fornire tali prodotti, in quanto la licenza di esercizio verrà
sospesa dal 30 settembre p.v.;”
Viene autorizzata la direzione scolastica ad avvalersi di altri fornitori
 
Gli altri fatti.
Nel periodo di fornitura del pane dal forno Vallefuoco vi furono parecchie contestazioni sul fatto che i bambini non gradissero il pane fornito, tanto da costringere la Direzione Scolastica a indire una riunione pubblica a Fiorentino per ascoltare il parere dei genitori e per giustificarsi sul fatto che il contratto della fornitura del Pane non poteva essere rescisso solo sul “gusto” ma eventualmente sulla “qualità”.
Non è di nostra competenza e purtroppo oggi non è possibile verificare la qualità del pane.
Rimandiamo ad un servizio delle Iene dal titolo il “pane della Camorra” del 13 Marzo 2009.
Quello che ci sconcerta è scoprire che, anche se per un periodo limitato, un forno legato alla camorra ha potuto fornire il pane alle mense dei nostri bambini e questo dimostra come siano fragili i nostri controlli e quanto sia necessario mettere in piedi un impegno comune per combattere non solo dall’alto delle istituzioni ma nella vita quotidiana dei sammarinesi le possibili infiltrazioni mafiose.
 
La presente interpellanza, sulla scia dell’intenso lavoro che Sinistra Unita ha profuso nella sensibilizzazione della cittadinanza ai valori della legalità, richiede al Congresso di Stato di conoscere le modalità con le quali si è insediata l’attività del “forno Vallefuoco” nel nostro territorio, con quali modalità si è costituita la società, quali verifiche ha fatto il Tribunale, quali verifiche hanno fatto gli organismi competenti a livello di autorizzazioni alla attività economica e al rispetto degli standard sanitari.
 
Si richiede inoltre quanti dipendenti aveva al momento della vincita dell’appalto pubblico e per quali motivi la società ha cessato l’attività.
 
Crediamo che la cittadinanza debba poter conoscere questa situazione, crediamo che tutti insieme dobbiamo reagire affinché pericoli di questo tipo non debbano essere più corsi dalla nostra economia.
 
Un ripensamento ed una azione forte e decisa è necessaria non si può fare crescere una economia senza avere la capacità di controllo. Le oramai decine di revoche avvenute testimoniano come sia necessario un rafforzamento delle capacità di controllo statali.
 
San Marino, 7 marzo 2011
 
 
Il Coordinatore di Sinistra Unita
Alessandro Rossi
 
Il Consigliere Ivan Foschi si associa e chiede risposta scritta

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