Il Partito dei socialisti e dei
democratici apre all’attacco il Consiglio grande e generale con
all’ordine dei lavori le dimissioni del segretario di Stato per
le Finanze. E, di fronte a un “governo incapace”, presenta una
serie di proposte per reagire alla crisi che attanaglia San
Marino. Verita’ sui conti pubblici, interventi a sostegno del
reddito delle famiglie e dei conti economici delle imprese,
adesione all’Europa: alla spicciolata i consiglieri Mirco
Tomassoni, Denise Bronzetti e Giuseppe Maria Morganti illustrano
tre ordini del giorno che mettono in luce le mancanze
dell’esecutivo e le proposte del partito. Rafforzate dagli
interventi dei colleghi Iro Belluzzi, Fiorenzo Stolfi e Claudio
Felici, che chiedono un atto di responsabilita’ collettiva della
politica.
Si parte con la richiesta di conoscere lo stato della finanza
pubblica. Il “momento e’ di profonda emergenza e preoccupazione”,
spiega in aula Tomassoni. Dunque e’ necessario che il governo
“metta a disposizione con sollecitudine” tutti i dati in modo da
affrontare una discussione nel prossimo Consiglio grande e
generale, e andare anche all’istituzione di un gruppo di
valutazione delle statistiche “allo scopo di seguirne l’andamento
e l’equilibrio in prospettiva”.
Si passa poi al “pacchetto emergenza” presentato da Bronzetti,
che chiede l’approvazione entro il 30 giugno di una serie di
“provvedimenti legislativi necessari in materia di lavoro e
sostegno del reddito familiare”, per garantire un accesso piu’
semplice al mercato, con “il superamento delle attuali
graduatorie”, ma anche formazione e riqualificazione, e sostegno
a “forme di auto impresa per lavoratori in attesa di impiego.
L’odg chiede inoltre il congelamento
per 12 mesi del pagamento delle rate dei mutui prima casa qualora
nel nucleo familiare vi siano componenti che hanno perso il
lavoro e non percepiscono ammortizzatori sociali; la
rimodulazione dell’accesso al certificato di credito sociale;
l’applicazione del quoziente familiare sulle dichiarazioni
riferite agli anni 2009 e 2010; l’adeguamento dell’assegno di
accompagnamento; il raddoppio dei posti convenzionati con gli
asili nido privati. Vanno infine, conclude Bronzetti, definiti
accordi tra governo e istituti bancari, a sostegno delle imprese,
che prevedano: la moratoria per il ritardato pagamento delle
contribuzioni previdenziali; la rinegoziazione dei mutui; la
creazione di un consorzio di garanzia a partecipazione
pubblico-privato, per garantire mezzi finanziari in funzione
anticrisi; l’adesione agli istituti assicurativi e finanziari che
accompagnano il commercio con i paesi emergenti.
Infine l’adesione all’Europa, ribadita da Morganti come “la
strada obbligata per tutelare la sovranita’ del Paese”. Il
processo di integrazione, “lungo e non semplice”, puo’ comunque
“dare da subito riflessi positivi. Per questo il Psd chiede
“l’immediata attivazione del Comitato di cooperazione incaricato
di gestire l’Accordo di cooperazione tra la Comunita’ economica
europea e San Marino, anche al fine della discussione
sull’adesione negoziata di San Marino all’Unione europea nella
tornata d’allargamento del 2014”. Un tema, conclude Morganti, che
va discusso nella “prossima seduta del Consiglio grande e
generale al fine di esprimere un parere attraverso la votazione
di un ordine del giorno conclusivo”.
- La protesta sul Pianello di imprenditori e dipendenti
- San Marino, la protesta. Agenzia Dire