Posti di lavoro a rischio nel settore giochi
Torna l’incertezza occupazionale per i lavoratori del settore giochi. Questa volta sono i 19 dipendenti della Gamble & Gamble, la società che gestisce la sala scommesse Mixtere di Dogana, a temere per il loro posto di lavoro.
A sollevare il problema sono i segretari della Federazione Industria della CSU, Enzo Merlini e Giorgio Felici, in una lettera spedita ai Segretari di Stato Finanze, Industria e Lavoro, alla direzione della società Giochi del Titano e al presidente dell’Ente di Stato Giochi.
Mancano infatti meno di due mesi alla scadenza della concessione per l’attività dei giochi alla Gamble & Gamble Spa, ma ancora non sono in vista decisioni per salvaguardare il futuro occupazionale di questi lavoratori.
“Senza entrare nel merito della scelta politica – scrivono Merlini e Felici – intendiamo rilevare l’assoluta incertezza e precarietà di prospettive in cui si vengono a trovare i dipendenti della Gamble & Gamble. Lo scorso mese di marzo il Congresso di Stato, in attuazione di un ordine del giorno del Consiglio, ha emesso un decreto legge inerente la proroga della concessione all’attività dei giochi per la Spa Gamble & Gamble sino al 31 agosto, ma ancora non risultano all’orizzonte tavoli di confronto per discutere il proseguimento delle attività dei giochi ai soggetti autorizzati”.
Confronto che per i segretari della FLI-CSU va invece aperto “in tempi brevissimi”. In tal senso, prosegue la lettera , visto anche il periodo estivo, “è utile riflettere positivamente sulla concessione di una nuova proroga, così da permettere a tutte le parti di ragionare con tempi adeguati alla complessità della vicenda”.
In definitiva, Merlini e Felici chiedono al Congresso di Stato, quale soggetto responsabile della quota maggioritaria della Giochi del Titano Spa, un incontro urgente per sapere “se intende tenere conto delle professionalità e dell’esperienza maturata dai dipendenti della società Gamble & Gamble” e quindi fare emergere “elementi di certezza” sulle prospettive di questi lavoratori.