Intervento di Civico10 sulla vicenda ‘Chalet’ e il caso del console Colombelli e la societa’ Bmc Broker

Intervento di Civico10 sulla vicenda ‘Chalet’ e il caso del console Colombelli e la societa’ Bmc Broker

In questi giorni abbiamo appreso dai giornali la vicenda “Chalet” che vede coinvolta, purtroppo, per l’ennesima volta, la nostra Repubblica in situazioni di immagine e credibilità poco lodevoli.
Questo a causa di una politica troppo poco accorta nel scegliere e valutare il proprio corpo diplomatico, in un sistema ove i controlli non funzionano o addirittura, se si è ben tutelati politicamente, non vengono nemmeno effettuati.

Questa volta è console a disposizione Colombelli ad essere coinvolto con la società BMC Broker nell’inchiesta.

Sulla base delle notizie riportate, il meccanismo era il medesimo di sempre: una società sammarinese usata come “cartiera” che, attraverso false fatturazioni, consentiva la creazione e l’utilizzo di ampie quantità di fondi neri. Questa volta la “destinataria” era il Gruppo Mantovani Spa, colosso delle grandi opere del nord-est e “l’esecutore” era il “nostro” diplomatico Colombelli (attraverso la “sua” BMC Broker) il quale, una volta fatturati i servizi, in realtà inesistenti, ed ottenuto il pagamento delle prestazioni, prelevava direttamente i relativi fondi neri in contanti dalle varie banche sammarinesi dove aveva il conto e, coperto dall’immunità diplomatica, li “girava” al Gruppo Mantovani.

Queste le notizie apprese dalla stampa e non ancora smentite.

Ci chiediamo: come mai nessuno degli organi preposti si è mai accorto di nulla di tutto ciò? Perché non sono stati fatti i necessari controlli? E’ plausibile la sussistenza di una copertura politica che “garantiva” le azioni del Colombelli?

Il dovuto ed ovvio atto di revocare l’incarico diplomatico al Colombelli, è stato un segnale del Congresso di Stato apprezzato dal nostro Movimento che però si chiede: perché questi atti devono essere sempre compiuti a giochi oramai fatti?

Questi comportamenti determinano un’ulteriore caduta di credibilità, se mai ce ne fosse bisogno, sia dell’intero Paese che del corpo diplomatico sammarinese, il quale, nella stragrande maggioranza dei casi, agisce in maniera impeccabile onorando il nome della nostra Repubblica.

In questo quadro, come in una storia a puntate di una serie che non avremmo voluto mai vedere, si aggiunge anche il presunto conto sospetto di 2 milioni di euro presso la Banca Commerciale Sammarinese (commissariata da oltre un anno) dove alcuni esponenti politici attingevano a svariate “risorse”.

Ciò sarebbe un’ulteriore dimostrazione dell’esistenza di un sistema ove politica e malaffare coesistono e che non è mai stato combattuto a dovere: anzi, troppo spesso foraggiato da una classe dirigente fallimentare e connivente.

Ora però basta! La Cittadinanza vuole chiarezza e Civico 10 chiede che agli articoli sui giornali susseguano inchieste giudiziarie che accertino la verità, anche in sede penale, se come sembra, i fatti hanno tale rilievo.
Ma soprattutto, Civico10 vuole appurare le responsabilità politiche dietro le vicende della “galassia” Banca Commerciale Sammarinese e di tutto ciò che le ha ruotato attorno. Più passano i giorni, più si hanno notizie di indagini, più si aggiungono notizie e più si comprende come, anche dietro questa banca (e non solo dietro Fincapital), si sia nascosta buona parte dell’intreccio politica-affari che ha disonorato e disastrato la nostra Repubblica.

Chiediamo quindi con forza e chiarezza di procedere con una Commissione d’Inchiesta su questo caso, similmente a quanto già fatto col caso Fincapital, in quanto riteniamo che i fatti di oggi possano avere altrettanta rilevanza politica di quelli di allora.
La politica ha il dovere di fare chiarezza prima di tutto al suo interno; capire da dove e di chi siano state le responsabilità e le mancanze, da dove e di chi sia stata la volontà dell’utilizzo distorto del potere. Lo devono chiedere e volere principalmente quei soggetti politici che hanno sempre denunciato questo sistema; la Cittadinanza ha il diritto di sapere cosa è accaduto in questo Paese ed, anche se si parla di eventi passati, ha il diritto di sapere come e quanto certi personaggi politici, abbiano usato a proprio uso e consumo il Paese, senza alcuna remora di metterlo in relazione con l’illegalità ed in così grave difficoltà nei rapporti con l’esterno.
Questo sarebbe il vero segnale.
Non serve fare clamore se poi al clamore non corrispondono atti concreti.
Legalità e Trasparenza, parole di cui ci si riempie continuamente la bocca, sono soprattutto questo.

Movimento Civico 10

 

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