Intervento di Nicola Selva sulla legge di bilancio

Intervento di Nicola Selva sulla legge di bilancio

Eccellenze, colleghi Consiglieri, il dibattito che si sta svolgendo sul progetto di legge sul bilancio di previsione 2015 e sulle linee di sviluppo per la Repubblica di San Marino ci mette per l’ennesima volta di fronte a scelte rilevanti da intraprendere.

Unione per la Repubblica ha presentato insieme al Partito Socialista oltre 30 emendamenti alla legge – nella logica di dare un concreto contributo affinché si possa uscire da questo stato di crisi non più sostenibile.

Sono ormai 7 anni che periodicamente – in sede di discussione del bilancio nel mese di dicembre di ogni anno – il Consiglio Grande e Generale è chiamato ad affrontare il come risolvere una serie di problematiche che la Commissione di Controllo della Finanza Pubblica ha definito STRUTTURALI.

Ci sono molti nodi irrisolti su i quali è necessario delle decisioni definitive, alcuni sono stati anche menzionati da diversi consiglieri di maggioranza.

La spesa correnti di circa l’87% pesa sul bilancio come un macigno e non mi sembra che nonostante le tante discussioni su come limitare spese e sprechi si siano fatti passi significativi.

Non voglio essere demagogico, sarebbe facile di fronte a tante piccole situazioni.

Vi voglio fare un piccolo esempio per fare capire ai voi tutti e anche ai cittadini che ci seguono di come – mentre si parla di economie e razionalizzazioni la macchina dell’Amministrazione viaggia spedita come sempre.

Delibera del Congresso di Stato n. 3 del 1° dicembre 2014 con oggetto “Rinnovo assegnazione in staff presso la Direzione Generale della Funzione Pubblica”.

Mentre all’ISS il Direttore Generale fa colloqui per reperire un dirigente consultando le pubbliche graduatorie – dirigente poi assunto da quanto si è appreso dalla stampa, il Governo assegna in staff un dirigente alla Direzione Generale della Funzione Pubblica.

Un bel modo di risparmiare, in un’azienda privata non si assumono dirigenti quando di sono dirigenti pagati al 10 livello parcheggiati in staff.

Piccolo esempio per mostre come si risparmia con la mano destra e poi si spende due volte con la mano sinistra.

Oppure altro esempio di come ad esempio gli enti procedono senza alcuna direttiva centrale in un moto perpetuo nelle spese.

L’azienda centrale del latte investi in macchinare per svariate centinaia di migliaia di euro in quanto i macchinari utilizzati non rispettano più le norme igienico sanitarie per la trasformazione del latte fresco.

Investimenti sensato, peccato che nessuno ha pensato che l’edificio vetusto prima o poi avrebbe ceduto non considerano poi nemmeno il fatto di ottenere il bollino CE per esportare latte e derivati in Italia.

Ora ci troviamo nella condizione capestro di avere un’azienda che produce latte per i nostri bambini in un edificio pericolante, azienda dai conti traballanti, portata avanti senza nessuna strategia commerciale logica per il settore agro alimentare in cui opera.

E cosa faremo ? La venderemo a un imprenditore estero senza esplorare azioni molto più sensate per la nostra collettività e sicuramente costose.

Si possono fare tanti esempi di come si spendono fiumi di parole in quest’aula usando la parola risparmio e poi alla fine si continua più o meno come prima senza una reale inversione nella gestione della cosa pubblica.

UPR molto spesso fa appelli in questo senso, sarebbe sufficiente che governo e maggioranza fossero coerenti con gli impegni assunti in quest’aula.

Impegni molto spesso però disattesi.

Non era stata la maggioranza ad avere predisposto un corposo documento finale, accolto come ordine del giorno al termine della discussione della relazione della Commissione sulla Revisione della spesa pubblica?

Io non ero in Consiglio – ascoltai il dibattito portato avanti anche dai consiglieri di maggioranza con toni accalorati.

Cosa è accaduto dopo circa 16 mesi, un lasso di tempo non proprio limitato ?

Poco o nulla.

Voi stessi state facendo menzione nei vostri interventi della necessità di attuare azioni concreti di revisione della spesa.

Fra l’altro ricordo agli smemorati che l’allora Segretario di Stato per le Finanze Claudio Felici parlò espressamente della volontà del governo di fare aderire la Repubblica di San Marino a programmi del Fondo Monetario Internazionali.

FMI e Banca Mondiale hanno programmi molti interessanti per la formazione di tecnici e l’impostazione di politiche per il controllo della spesa.

Ma anche qui tante parole ma azioni nessuna.

E ciò accade, si badi bene, mentre altri stati stanno lavorando su questi argomenti.

Mentre San Marino è fermo, aspetta non si sa cosa, il mondo gira.

La vicenda AMAZON è un esempio lampante. Prima nessuno paga le imposte perché non si considera che una multinazionale dell’Ecommerce quando vende on line e spedisce deve applicare delle imposte nazionali.

Poi si agisce e alla fine il risultato. San Marino è uno stato in cui Amazon non consegna. Il problema non è commerciale ma di immagine, non riusciamo – anzi non riuscite in quanto questo pasticcio è stato combinato a causa di sotto valutazione dell’Amministrazione e il Governo che si è accorto solo recentemente di questo super market duty free aperto a tutti – non solo sammarinesi ma anche a stranieri che con la compiacenza di un indirizzo sammarinese potevano farsi spedire migliaia di euro in totale esenzione di imposte.

Su taluni argomenti occorre più attenzione e non correre ai ripari.

Non capisco perché il Governo anziché continuare a sottoscrivere consulenze e convenzioni con i soggetti più disparati non costituisca uno staff di cittadini sammarinesi nel settore della fiscalità internazionale.

Si potrebbero rimediare tante situazioni – ne cito un’altra FATCA – in cui per adeguarci a situazioni esterne arriviamo sempre in ritardo, generando confusione, incertezza nei cittadini.

Ricordo che confusione fa rima con costi e difficoltà per il sistema economico.

Anche qui la cattiva abitudine di lavorare con la mano destra per aiutare l’economia, il commercio e poi con la sinistra si lavora all’obiettivo contrario con dimenticanze, norme complesse o non applicate, strani pendolarismi che provocano l’effetto contrario.

La certificazione telematica dei ricavi con la Smac Card è un altro esempio. Data di avvio rinviata più volte, panico nei consumatori, rabbia nei commercianti chiamati ad adeguarsi a una norma di cui in pochi sapevano.

Mesi persi in discussioni, rinvii con una situazione che sarebbe sciocco non considerare negativa sul commercio interno.

In questi mesi ho incontrato e parlato con molti commercianti alle prese prima con il rebus delle aperture notturne per il centro storico, poi con la Smac obbligatoria.

Servono politiche più semplici, realistiche, portate avanti con coerenza e equilibrio e non dietro front continui in cui il Governo sembra a volte la manichetta del vento che gira a destra o sinistra in base al refolo di vento che soffia.

La mia impressione è condivisa da tanti cittadini e forse dalla stessa maggioranza che è alle prese con una verifica di governo.

Se tutto andasse così bene come ho sentito da tanti interventi non ci sarebbe la verifica e il paese non sarebbe in recessione economica.

Ci sono e ci sono stati fattori esterni che hanno pesato in tutto questo.

Non sono così miope di dire che Governo e maggioranza sono i soli responsabili di questo disastro.

I difficili rapporti con l’Italia, normalizzati negli ultimi tempi, sicuramente hanno avuto un peso.

Lo ricordava anche il Fondo Monetario nella sua relazione.

Ma anche qui ci sono dei punti su i quali vorrei fare delle riflessioni.

Il settore finanziario in particolare.

Il 2013 è stato l’anno in cui Banca Centrale è stata nell’occhio del ciclone per i maxi stipendi e anche per gli obiettivi che il management si è posto: memorandum con Banca d’Italia, Centrale rischi, rilancio del settore.

Come è andata a finire?

Degli stipendi non si parla più anche se continuano a essere maxi stipendi e mentre si risparmia su lavagne nelle scuole o nelle sostituzioni dei medici il Paperone dei Paperoni del nostro sistema istituzionale continua a avere uno stipendio di 250.000 euro annui.

Mentre si taglia sullo sport continuano le ricche consulenze a Banca Centrale e tutto quello che Governo e maggioranza hanno detto nel 2013 è rimasto lettera morta.

I fatti si evincono in modo evidente dalle tante interpellanze che l’opposizione ha fatto su Banca Centrale e mostrano una situazione in netta contro tendenza con il resto della Repubblica di San Marino.

Non voglio delegittimare un’istituzione che ritengo fondamentale e strategica per il Paese, istituzione che andrebbe ulteriormente sviluppata e alla cui guida dovrebbero esserci cittadini sammarinesi.

Perché non accade nulla?

Banca Centrale serviva l’anno scorso come specchietto delle allodole per avere qualcosa su cui picchiare e sfogare la rabbia della gente e mostrare la solerzia e l’efficienza dell’esecutivo e maggioranza.

Peccato che non sia accaduto nulla, si continua come prima, anzi peggio poiché Banca Centrale è sempre al centro delle cronache, cronache giudiziarie in cui c’è sempre qualcuno che va a finire in carcere con situazioni su cui sarebbe opportuno fare chiarezze.

Ungheresi, giapponesi in cerca di fortuna e investimenti, i filmini recenti in cui si parla fra le tante cose anche spesso di Banca Centrale, lo scandalo Mose entrato nella storia con il famoso fogliettino di Antonio Gumina che autorizzò il bonifico milionario.

Non si è saputo nulla, a parte le traversie giudiziarie, tutto bene sul Titano talmente bene che il protagonista del fogliettino sarà presto o forse lo è già stato il felice beneficiario di qualche centinaio di migliaia di euro frutto dei proventi di una delibera del Governo per il lavoro di recupero di crediti del settore bancario.

Non è lo Stato a pagare mi hanno detto degli amici ma mi dovete spiegare perché mentre si cerca di risparmiare su tutti i contratti nella Pubblica Amministrazione dobbiamo pagare per questo lavoro centinaia di migliaia di euro a un professionista che non sarà ricordato alle cronache sammarinesi per gesta mirabolanti.

Anche qui UPR tenta di essere propositiva giace in attesa un progetto di legge di riforma di Banca Centrale in attesa di essere esaminato in commissione.

1 anno per andare in prima lettura, adesso si aspetterà ancora 1 anno, poi ci saranno le elezioni come già accaduto nel 2012 e poi si vedrà.

Ma perché – e qui parlo a tutti i consiglieri di maggioranza non prendete il coraggio e non iniziate a intervenire in settori strategici come questo?

Banca Centrale non è solo vigilanza ma anche gestore dei sistemi di pagamento, tesoriere dello Stato, esattore, consulente per tante questioni e in momento delicato come questo sarebbe rilevante e strategico avere una istituzione come questa efficace e pronta a dare impulsi al paese.

Invece stiamo ancora aspettando e qui chiudo questo capitolo le promesse di Paperone Clarizia. Chissà se al quarto anno a San Marino – superato il milione di emolumenti ci farà trovare sotto l’albero qualcosa?

Mi permetta, Signor Segretario di Stato di porle nuovamente all’attenzione la nomina del direttore e del vice direttore dell’Agenzia di Informazione Finanziaria. Non è un bello spettacolo per un paese in preda a numerose inchieste giudiziarie con al centro presunte attività di riciclaggio non riuscire o forse non volere nominare i vertici di questa importante istituzione.

UPR come dice all’inizio ha presentato diversi emendamenti a questa legge poiché ci piaceva la premessa fatta fra la prima e la seconda lettura dalla maggioranza.

Il tentativo di seguire un metodo nuovo per avere un confronto serio fra maggioranza e opposizione e seguire linee costruttive di lavoro.

Così evidentemente non è stato, più o meno il metodo seguito è stato lo stesso con la novità di questo documento sullo sviluppo che mi ricorda la famosa legge obiettivo su cui naufragò clamorosamente un governo e una maggioranza nel 2008.

Se si vogliono mettere nero su bianco interventi è a mio modo di vedere già presente la legge di bilancio per enunciare gli obiettivi.

Sarà poi sufficiente, qualora sia necessario, approvare una legge di spesa ad hoc per gli interventi o provvedere a un assestamento di bilancio.

Non mi piace – e lo dico co sincerità – la strada degli annunci, degli ordini del giorno che poi sono sistematicamente disattesi.

UPR si sera spesa molto, ad esempio qualche mese fa su un ordine del giorno che ha sostenuto sul settore finanziario, dando fiducia a governo e maggioranza.

Il risultato? Non è stato realizzato un punto dell’ordine del giorno.

Oppure gli emendamenti a cui abbiamo lavorato sulla legge per lo sviluppo, approvati e poi nemmeno applicati. Uno su tutti? La traduzioni delle leggi sammarinesi in inglesi. Il 2015 è l’anno dell’EXPO a Milano, vetrina vicina anche per il nostro paese e non si capisce perché tutto è rimasto lettera morte.

Non è interessante attirare investitori esteri facendo conoscere il nostro sistema legislativo?

Mi chiedo e vi chiedo questo perché quando UPR propone emendamenti o conduce attività istituzionali o legislative non lo fa con lo spirito di volere piantare delle bandierine, ma lo spirito che ci anima è quello di migliorare la vita del nostro paese e uscire da questo stato di crisi ormai troppo lungo per i cittadini e per il sistema economico.

Ricordo che dalle proiezioni FITCH il 2015 sarà l’anno più critico per le finanze pubbliche, altro che uscita dal tunnel.

Noi vi presentiamo alcune proposte in settori che riteniamo strategici per il Paese, avremmo potuto fare molte più proposte insieme al Partito Socialisti, ma siamo rimasti fedeli alla consegna inziale di non volere stravolgere la legge di bilancio.

SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO: 700.000 euro possono fare finalmente la differenza e mostrare ai malviventi che non si può con un semplice touch and go salire in Repubblica rapinare abitazioni e attività economiche e fuggire indistubat.

700.000 euro per realizzare una centrale unica, avviare un data base unico per le forze dell’ordine, utilizzare anche le milizie uniformate per compiti di prevenzione sul territorio.

Per il 2015 pensiamo che il Fondo Servizi Sociali possa non essere finanziato e la somma possa essere destinata per questa attività.

LIBERA PROFESSIONE ISS: ne abbiamo parlato per mesi.

Noi proponiamo che il 30% dei ricavi sia utilizzato per borse di studio per formare medici sammarinesi. Mancano, vanno reperiti anche con incentivi veicolandoli a operare in territorio. Occorre programmare e investire nel capitale umano sammarinese.

In questo settore noi proponiamo che il famoso tagli del 1,5% agli Enti sia destinato a borse di studio per la formazione di sammarinesi in settori strategici per il Paese, Fiscalità, amministrazione, sono settori in cui c’è necessità di professionisti sammarinesi.

Carburante.

Siamo stati sorpresi della volontà del Governo di inserire nella finanziaria un articolo per introdurre la vendita di gas naturale per autotrazione.

Non siamo pregiudizialmente contrari, però ricordiamo e anche qui c’è un emendamento che abbiamo presentato che c’è da sistemare la faccenda del prezzo di vendita del carburante.

Perché dobbiamo ancora sottostare a un accordo degli anni 70?

L’Unione Europea ha delle norme per stabilire il prezzo del carburante che San Marino dovrebbe rispettare senza usare escamotage come la Smac Card. Siamo uno Stato sovrano e la sovranità non si misura solo dalla possibilità di partecipare ai summit internazionali ma anche con scelte molto precise in settori della vita del Paese.

Noi chiediamo inoltre che sia introdotta nella normativa nazionale, visto che si parla di gas metano per auto trazione anche una recente direttiva UE, entrata in vigore lo scorso mese di ottobre che spinge molto le politiche nazionali verso l’utilizzo di carburanti alternativi.

Sarebbe un passaggio molto innovativo e sensato per l’ambiente e l’immagine del Paese.

Ultimo punto, lo sport.

I tagli sul bilancio stanno avendo effetti pesanti sulle federazioni sportive, soprattutto per quelle minori che non beneficiano di interventi di sponsor e non possono avere entrare importanti.

E’ evidente che all’interno del CONS possono essere fatte tante economie, ma la scelta di parcellizzare il contributo annuale che lo Stato eroga sta provocando problemi, a cui noi vediamo come rimedio fissare le date di erogazione e destinare, in caso di vendita della Centrale del latte risorse per sostenere le federazioni in difficoltà.

Lo sport è un settore rilevante per lo stato, settore che può fare anche economia e che potrebbe essere anche al centro di specifiche politiche.

Anziché incentivare il turismo matrimoniale – non si potevano costruire progetti specifici per incentivare turismo legato ad attività sportive?

Sono praticante da anni di attività sportive nel settore dell’atletica e San Marino potrebbe essere al centro di un progetto molto interessante.

E’ chiaro che servono investimenti, piste ciclabili e percorsi ma lascio immaginare cosa potrebbe svilupparsi.

Qualche mese fa è stata realizzata una gara podistica molto suggestiva all’interno delle galleria dei treni.

Il settore delle mountain bike stesso è in pieno fermento.

Progetto interessanti, ad alto valore aggiunto potrebbero fare economia, un economia se mi permettete più qualificante rispetto ai matrimoni che mi sa molto di Las Vegas al quale basta poi aggiungere come ha fatto un collega l’altra sera per sbaglio l’aggettivo sessuale per costruire un quadro che piace molto poco a noi tutti.

Ci sono le potenzialità e possono essere trovate le risorsa.

Io spero e auspico che abbiate il coraggio di percorre strade nuove con un metodo di lavoro moderno, con programmazione e coerenza.

Il Paese non può più aspettare le promesse o gli annunci troppe volte smentiti o mai giunti a conclusione.

Questo è cari colleghi e cittadini la situazione in cui il paese vive e la classe politica è chiamata a dare risposte.

Unione per la Repubblica, se messa nelle condizioni di farlo, intente con serietà dare un contributo.

In tanti chiedono alla politica uno scatto, un moto di orgoglio che possa per una volta farci uscire dalle nostre singolarità e farci lavorare sinergicamente per un progetto per il nostro paese.

Sarò un utopista ma ci credo e voglio lavorare per questo, fermo nella critica esercitando il ruolo di opposizione ma anche determinato a tentare di dare un contributo di idee e proposte.

L’auspicio è cari colleghi di maggioranza che non continuiate a farvi scudo della legge elettorale come polizza di assicurazione contro il voto e l’inerzia del governo e capiate che deve essere aperta una fase nuova.

Grazie.

Nicola Selva

Coordinatore Unione per la Repubblica

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy