Intervento Usl al convegno ILO ‘Lavoro Dignitoso per i giovani’, Luca Zavoli, Matteo Ciacci

Intervento Usl al convegno ILO ‘Lavoro Dignitoso per i giovani’, Luca Zavoli, Matteo Ciacci

In prima istanza a nome dell’Unione Sammarinese dei Lavoratori della Repubblica di San Marino, vorremmo ringraziare l’Ufficio di Rappresentanza per l’opportunità che ci viene data di prendere parte ad un confronto su un tema, quale il lavoro giovanile, che è assai sentito anche nella nostra piccola Repubblica.
Nella Repubblica di San Marino i dati relativi al tasso di disoccupazione rappresentano una percentuale pari al 6,8%, che tradotto in termini occupazionali significa una diminuzione della forza lavoro pari a 214 unità in un solo anno. I disoccupati ammontano a 1.118, concentrati soprattutto nella fascia 20-29 anni. Se confrontati con le ultime statistiche relative alla vicina Repubblica italiana, nella quale il tasso di disoccupazione giovanile a Marzo dell’anno in corso è del al 35,9%, il più alto dal 92, si potrebbe pensare che la Repubblica di San Marino stia reggendo l’urto della crisi. Al contrario però i numeri relativi al mercato del lavoro sammarinese sono i peggiori mai visti negli ultimi anni e non pare esserci alcun segnale che testimoni l’arrivo di un’inversione di tendenza. Tant’è che molti giovani, fra i quali anche coloro che possono vantare studi altamente qualificati, non trovano un’adeguata collocazione nel tessuto lavorativo della Repubblica, per cui l’unica soluzione che rimane loro è quella di cercare occupazione all’estero.
Diventa quindi fondamentale che nella Repubblica di San Marino, in considerazione anche della ridotta estensione territoriale, si punti al rilancio e al sostegno di imprese che investono in innovazione  e ricerca.
Al contempo, le strutture preposte al collocamento dovranno adoperarsi al fine di far incontrare le “offerte di lavoro, con le richieste di lavoro”, analizzando quindi quali siano le professionalità di cui le imprese necessitano e conseguentemente certificando le competenze di coloro che sono in cerca di prima occupazione o di coloro che dovranno essere ricollocati, valorizzando così le risorse umane.
Il modello su cui l’economia sammarinese ha vissuto fino ad oggi, in gran parte basata sul settore finanziario, è ormai tramontata. Per cui la stessa è costretta a reinventarsi rispetto presupposti che siano fondati su una economia reale, che ha al suo servizio un moderno e trasparente sistema finanziario.
La forte implementazione del summenzionato settore ha inoltre rappresentato un indirizzo formativo, per così dire forzato nei confronti dei giovani sammarinesi, in quanto la scelta relativa al percorso di studi è ricaduta quasi esclusivamente su materie economiche e giuridiche.
Per cui, il rilancio dell’occupazione dovrà necessariamente passare attraverso una maggiore attrattiva del sistema paese, nei confronti di attività produttive capaci di creare nuovi posti di lavoro. In secondo luogo dovrebbe essere sviluppata una maggiore sinergia tra mondo imprenditoriale/sindacale e le strutture formative, al fine di indirizzare i giovani verso scelte formative più consapevoli, non orientate esclusivamente verso professionalità che il paese non è più in grado di assorbire.
Competenze e formazione mirata, dunque, sono gli elementi essenziali dai quali ripartire per il rilancio economico del nostro sistema. In questi giorni si sta affrontando il tema della riforma del mercato del lavoro e le proposte rilanciate proprio dall’Unione Sammarinese dei Lavoratori vanno in questa direzione, infatti le stesse individuano fra le priorità la riorganizzazione dell’Ufficio del Lavoro attualmente esistente. Tale struttura oggi svolge un’attività prevalentemente burocratica/amministrativa, mentre il salto di qualità richiederebbe il passaggio ad un modello al cui centro vengono collocati coloro che cercano lavoro e coloro che lo offrono. In tal senso il principio regolatore, relativo alle competenze, diventa effettivamente il perno centrale rispetto al quale ricostruire l’intera struttura preposta alla gestione del mercato del lavoro, che attualmente si preoccupa solo di stilare mere liste di collocamento, senza dare il giusto peso alle esperienze pregresse che la persona ha maturato nell’ambito della sua vita lavorativa.
Orientamento, consulenza e formazione sono gli elementi in grado di offrire un effettivo sostegno alle persone in cerca di prima occupazione o di reinserimento lavorativo e, tuttora, l’ufficio del lavoro sammarinese non è in grado di garantire tali servizi.
Tali necessari cambiamenti vanno comunque rafforzati da tipologie contrattuali in grado di offrire a chi si affaccia sul mondo del lavoro una seria opportunità di inserimento, tant’è che anche in Repubblica la bozza di riforma punta molto sul contratto di apprendistato che, come dichiarato recentemente dal Ministro italiano del lavoro, Elsa Fornero ”deve diventare la forma tipica di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani”.
Apprendistato e precarietà non sono però sinonimi e tantomeno lo devono diventare. La Segreteria di Stato al lavoro e le forze sindacali concordano infatti rispetto la necessità che tale tipologia contrattuale debba essere un vero momento di formazione, propedeutico all’assunzione del lavoratore con gli ordinari contratti di lavoro, agile nell’utilizzo, libero da eccessiva burocrazia e modulabile in base ai settori economico produttivi in cui viene ad utilizzarsi. Si parla dunque di inserire sostanziali sgravi contributivi in grado di risultare incentivanti per le imprese in cerca di manodopera. Dopo l’apprendistato dovranno comunque essere messi in atto sistemi di garanzia e tutela del lavoratore attraverso forme di stabilizzazione del rapporto dato che, riprendendo sempre le parole del ministro Fornero, tale contratto “è stato usato come veicolo di flessibilità, mentre deve essere un veicolo di formazione”.
L’importanza della formazione pare però essere stata recepita dagli organi istituzionali che, di recente, hanno istituito un nuovo strumento denominato “voucher formativo” che si propone come un percorso di Alta Formazione all’estero destinato ai giovani laureati e diplomati dipendenti nel settore privato, prevedendone il finanziamento – in concorso con le aziende – mediante un apposito Fondo sul Bilancio dello Stato. L’alta formazione all’estero è finalizzata infatti ad accrescere la professionalità e le competenze specifiche dei giovani ed allo stesso tempo aumentare la competitività dell’impresa, viste le piccole dimensioni del territorio sammarinese.
Concludendo, ci preme ribadire il criterio della formazione come valore assoluto da trasmettere ai chi si affaccia o è già inserito a pieno nel mondo del lavoro. Ma tale concetto è una ricchezza che deve essere valorizzata dalle istituzioni e dagli organi preposti, attraverso gli strumenti e i servizi sopra descritti. Altrimenti anche San Marino rischia di perdere le competenze e lo spirito d’innovazione che le giovani generazioni possono offrire, unica vera spinta propulsiva per uscire dalla condizione di crisi attuale.
Rappresentanti Giovanili                    
Luca Zavoli
Matteo Ciacci
Segretario Generale
Dott. Francesco Biordi

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