San Marino, lì 04 / 07 / 2016
Interpellanza del movimento RETE, Liberamente San Marino e del consigliere indipendente Luca Lazzari per chiarimenti in merito ai risultati dell’ investimento dei fondi pensionistici tramite “forme alternative di investimento”
Considerata la Delibera del Comitato Esecutivo n.5 del 14 luglio 2015, per l’ attivazione di un contratto di consulenza e di affiancamento al Consiglio di Previdenza dell’ISS con il Dott. Ivan Simetovic allo scopo di valutare per i fondi pensione “forme alternative di investimento rispetto alle operazioni tradizionali di pronti contro termine e certificati di deposito”;
considerata la precedente interpellanza depositata in data 14 Dicembre 2015 e la conseguente risposta in cui emerge che il consulente ha suggerito, ed il Consiglio di Previdenza ha acconsentito, l’investimento di euro 10 milioni dei fondi pensione del I pilastro, presso un fondo lussemburghese con gestore specializzato nella gestione di “fondi alternativi”. Dalla risposta si evince che la scelta sarebbe avvenuta per garantire un ritorno di almeno il 4%-5% pur mantenendo un profilo di rischio basso;
valutata l’intenzione espressa di investire ulteriori somme in altri prodotti della stessa natura;
considerando necessario diversificare gli investimenti, ma ritenendo che gli investimenti alternativi indicati abbiano un profilo di rischio troppo elevato ed anzi non adatto a dei fondi pensione;
ritenendo che solo laddove esiste una totale trasparenza di tutti gli investimenti e di tutte le compravendite fatte si può garantire un vero controllo e garanzia dai rischi e considerata l’impossibilità di conoscere in quale “prodotto” siano stati investiti i 10 milioni di euro, dal momento che non è stato specificato nella risposta all’interpellanza né è stato possibile risalirvi tramite verifiche e ricerche specifiche;
si interpella il governo per
1-Conoscere i risultati mensili dell’investimento di 10 milioni di euro presso il fondo Privium Select – Kokomo Global Quant Fund dal momento della sua attivazione ad oggi;
2-Sapere se il fondo abbia raggiunto i risultati per cui, in base all’interpellanza, sarebbe stato scelto, cioè “oltre ad aver generato un ritorno del 18,7% annuo negli ultimi 3 anni, è stata scelta soprattutto per la sua oculata gestione del rischio…”.
3-Sapere se risulti vero che al contrario il fondo abbia perso una cifra considerevole.
4-In caso affermativo,
a)quanto sia stato perso (in percentuale ed in cifra)
b)sapere quali siano le azioni di tutela del fondi poste in essere dal Consiglio per la Previdenza, che è responsabile di quei fondi;
c)sapere se esso abbia dato immediate disposizioni per la mobilizzazione dell’investimento ed il ritorno di quei fondi;
d)sapere se il Consiglio per la Previdenza consideri ancora le “fondi alternativi” indicati dal consulente come gestione oculata e sicura per i nostri fondi pensione;
e)come intende il Consiglio per la Previdenza recuperare ciò che è andato perso.
5-Sapere se siano stati spostati altri fondi del primo pilastro. In questo caso:
a) se ne chiedono tutti i dettagli (chi ne abbia dato disposizione, quante somme sono state investite ed in quali fondi- nome, track record, codice ecc…- chi ne sia il gestore, chi il revisore del fondo ecc..)
b) se i fondi investiti sono stati sottratti proporzionalmente a tutte le banche, e con quale suddivisione;
6-Chiedere al governo di dare corso ad una sezione di amministrazione trasparente dei fondi sul sito ISS in cui emergano tutti gli investimenti e le compravendite eseguite sinora, anche per evitare di fare continue interpellanze per conoscere il destino dei nostri fondi pensione.
Movimento RETE
Liberamente San Marino
Luca Lazzari- consigliere indipendente