RASSEGNA STAMPA
Mentre l’Italia ha già iniziato a costruire una cornice normativa per l’uso dell’intelligenza artificiale, San Marino resta per il momento alla finestra. Il Senato italiano ha approvato il disegno di legge che disciplina l’IA nei settori più delicati della società, tracciando un modello che recepisce il Regolamento europeo ma introduce anche elementi specifici. Un intervento che dovrebbe suonare come un campanello d’allarme anche per la Repubblica. In sanità, ad esempio, la nuova normativa stabilisce che l’intelligenza artificiale potrà essere utilizzata come supporto nella diagnosi e nella cura, ma senza mai sostituire il giudizio clinico del medico. Non sarà consentito utilizzare sistemi automatizzati per decidere l’accesso ai servizi sanitari, proteggendo così il principio di uguaglianza e il rapporto umano nella cura. Analogamente, nel mondo del lavoro, si impone l’obbligo di informare i lavoratori sull’uso di sistemi intelligenti e si istituisce un osservatorio specifico per monitorare l’impatto dell’IA sull’occupazione e sui diritti. Grande attenzione viene riservata anche alla ricerca scientifica: sarà consentito trattare dati personali per attività di ricerca sull’intelligenza artificiale senza il consenso degli interessati, purché ci siano garanzie di tutela etica e controllo da parte delle autorità competenti (…)
Articolo tratto da La Serenissima