Italia Oggi, Cristina Bartelli, Evasione da 33,6 mld

Italia Oggi, Cristina Bartelli, Evasione da 33,6 mld

Italia Oggi

Evasione da 33,6 mld
Cristina Bartelli

Audizione Gdf in commissione anagrafe tributaria Evasione da 33,6 mld. La somma è emersa dai verbali 2009.

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Un 2009 da record per la Guardia di finanza nella lotta all’evasione. E più precisamente, nell’efficacia degli strumenti informatici utilizzati per scovare evasori. Dall’affinamento dei software utilizzati, è stato infatti possibile verbalizzare elementi di reddito sfuggiti a tassazione per 33,6 mld di euro e di Iva dovuta e non – versata per 6 mld di euro.

A fare i calcoli è Cosimo D’Arrigo, generale della Guardia di finanza, durante l’audizione in commissione vigilanza anagrafe tributaria alla camera, ieri. Lo stana-evasori si chiama Cete, controllo economico del territorio, un sistema che, come ha spiegato in audizione D’Arrigo, serve a rendere più veloce e puntuale il flusso di notizie delle ricchezze visibili che vengono rilevate da tutti i reparti territoriali e aeronavali durante i servizi di controllo economico del territorio. L’incrocio dei dati, partendo dall’analisi del territorio, con la banca dati dell’anagrafe tributaria, ha consentito di far emergere 7,513 evasori totali, su 33 mila controlli, che avevano omesso dichiarati basi imponibili per 13,7 mld di euro. Sempre sul fronte controlli incrociati, le armi della Guardia di finanza si chiamano Merce e Vies, due programmi applicativi che consentono lo sviluppo di analisi relativi agli scambi commerciali con paesi comunitari e non comunitari e agli acquisti e alle vendite intracomunitarie effettuati dal soggetti Iva. In questo campo nel corso del 2009 sono state concluse 2.727 indagini antifrode e la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria di 6.100 soggetti, il 31% in pi rispetto al 2008, che avevano emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti con un’evasione Iva equivalente a 2,7 mld di euro. Il generale D’Arrigo ha specificato che in questo settore «sono compresi i 531 filoni investigativi sviluppati per frodi carosello perpetrate nell’ambito degli scambi commerciali tra l’Italia e la repubblica di San Marino da parte di società cartiere, imprese-filtro e società interponenti che hanno messo in circolo fatture false per 708mln al fine di evadere 215 mln di Iva». Ai dati della Guardia di finanza risponde il Segretario di Stato all’Industria della Repubblica di San Marino, Marco Arzilli, «San Marino è impegnata nella lotta contro le frodi con un’azione costante di controllo e verifica sulle aziende. I danni che subisce l’Italia in termini di evasione Iva, si riflettono anche sulla nostra economia nonché sulla nostra immagine e credibilità».

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