Italia Oggi: Mazzini fa tremare San Marino Inchiesta anche in Veneto. Coinvolta l’ex segretaria di Galan

Italia Oggi: Mazzini fa tremare San Marino Inchiesta anche in Veneto. Coinvolta l’ex segretaria di Galan

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Un conto intestato all’eroe risorgimentale preoccupa imprenditori e politici italiani

Mazzini fa tremare San Marino Inchiesta anche in Veneto. Coinvolta l’ex segretaria di Galan

Giorgio Ponziano

Avevano scomodato perfino Giuseppe Mazzini. All’eroe risorgimentale avevano intestato un conto corrente che in realtà era una sorta di «rimiscuglio» per politici, professionisti amici e imprenditori accondiscendenti. Un’inchiesta delicata, portata avanti dai magistrati di San Marino ma che interessa anche quelli italiani perché vi è il sospetto che da quel conto siano passati pure finanziamenti per politici italiani.
Piergiorgio Baita, amministratore delegato di Mantovani costruzioni, che può vantare decine di appalti milionari di opere pubbliche non solo in Veneto, arrivando perfino all’Expo 2015 di Milano, Claudia Minutillo, l’ex-segretaria dell’ex governatore del Veneto ed ex ministro Giancarlo Galan, diventata procacciatrice d’affari attraverso una sua società, Adria Infrastrutture, William Colombelli, presidente della Bmc Broker, sede a San Marino e console onorario di San Marino nel Veneto, più altri comprimari.

Anche in questo caso molti verbali sono stati secretati. Dopo il silenzio iniziale alcuni degli accusati hanno infatti incominciato a parlare, confermando il teorema degli investigatori: la società di brokeraggio emetteva fatture false a San Marino e costituiva presso le banche locali un gruzzolo che poi arrivava in Italia, alla Mantovani costruzioni che vinceva gli appalti. Valigette col contante che Colombelli ha ammesso di aver consegnato a Baita. Che pare abbia incominciato a indicare chi ha beneficiato di quel contante.

Nelle carte compare spesso il nome di Giancarlo Galan, ma non è tra gli accusati. Di lui, e non solo, parla anche la sua ex segretaria. Alla domanda del pm su dove avesse conosciuto il broker William Colombelli, risponde: «Fino al 2005 non lo conoscevo…Poi l’ho incontrato in casa dell’onorevole Niccolò Ghedini, il legale di Silvio Berlusconi, a Santa Maria di Sala. A presentarmelo è stato Giancarlo Galan».

Del resto, Galan non ha mai negato l’amicizia col broker: «Sì, me lo presentò Niccolò Ghedini durante una cena a casa sua. Avevano in comune la passione per le automobili ma non so bene che rapporti vi fossero tra loro. Sia chiaro, non sono mai stato socio in affari con lui e non sono mai entrato nel suo ufficio a San Marino. Solo una volta gli ho chiesto un favore, di farmi sapere dove potevo comprare un motorino a poco prezzo. Lui me l’ha trovato, io l’ho pagato. Era stato costruito in Cina, non ha mai funzionato». Però lei andò in qualità di ministro in visita a San Marino e salì al confine sulla vettura privata di Colombelli anziché su un’auto di rappresentanza_ «Era un amico, a lui faceva gioco di fronte alle autorità locali, ci faceva bella figura a portarmi in giro. Perché avrei dovuto negargli un favore?».

La Bmc broker di William Colombelli, lavora tra l’altro con il Consorzio Venezia Nuova, Veneto Strade, Veneto Acque, Autorità portuale, Palomar, Dolomiti rosse, Thetis, tutte realtà che gravitano nel settore delle opere pubbliche del Nord Est.

Il gip di Venezia scrive nell’ordinanza che l’ex segretaria di Galan era «socia occulta della Bmc broker». Il suo nome spunta pure tra gli amministratori della Pedemontana, la società a capitale misto pubblico-privato (Autostrade, Impregilo, banche e altre imprese di costruzioni) chiamata a realizzare il progetto in discussione da decenni di una nuova strada tra Vicenza e Treviso.

Due più due fa quattro. E che il giro fosse lucroso lo dimostra il sequestro di 8 milioni agli indagati, due yacht, appartamenti, auto e moto di lusso. Da San Marino si stanno diramando inchieste a raggiera. C’è un’altra pista che conduce ad ambienti dei servizi segreti e che coinvolge ancora l’imprenditore della Mantovani: fondi neri sarebbero andati a un giornale web legato a questi ambienti. Non a caso l’ex presidente della Banca commerciale di San Marino ha ricevuto minacce ed è scappato dal Titano. Dice: «Finchè queste storie non saranno finite non metterò più piede a San Marino».

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