Ivan Foschi risponde a Marco Podeschi

Ivan Foschi risponde a Marco Podeschi

Marco Podeschi, riferendosi al nuovo governo appena insediatosi, formato da PSD-AP-SU (clicca CONGRESSO DI STATO
per vedere la composizione) aveva detto:
E’ desolante come sammarinese e come democristiano ascoltare i sermoni sulla serietà e sulla moralità elargiti da qualche esponente della neo maggioranza e rivolti al Pdcs. Mi pare pura demagogia se poi i primi atti del Governo sono stati l’assunzione di parenti e affini negli staff delle Segreterie di Stato. Per carità, l’atto non è contro legge, ma è difficile ergersi come esempio quando si scelgono come coordinatori, 11° livello retributivo, i propri compagni di vita.
Per il governo risponde Ivan Foschi:
Riguardo alla composizione dello staff di Segreteria, è a tutti noto che, essendo composto da persone di strettissima fiducia dei Segretari di Stato, da sempre è espressione dei Segretari stessi e, come è ovvio, non attinto dalle graduatorie pubbliche. Se il buon Podeschi avesse avuto la cura di documentarsi, avrebbe notato come in questo caso, lungi da qualunque trattamento di favore, la retribuzione del nostro Coordinatore è decisamente inferiore rispetto a quello corrisposto nel suo posto di lavoro di pertinenza, e quindi si evince che questa scelta è persino penalizzante per il nucleo familiare del sottoscritto. Può darsi che questo modo di intendere la politica sia difficile da capire per qualcuno, ma a nostro avviso, se si fa davvero politica per spirito di servizio e non per trarne profitto, allora si è disposti anche a qualche sacrificio economico.
Insomma per Ivan Foschi, neo Segretario alla Giustizia (nonché leader di Rifondazione Comunista confluita in Sinistra Unita), gli scandali da denunciare e gli episodi da censurare sono ben altri.

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