John Mazza – L’informazione di San Marino: Fatca, scadenza imminente degli obblighi tributari Usa

John Mazza – L’informazione di San Marino: Fatca, scadenza imminente degli obblighi tributari Usa

L’informazione di San Marino

La scadenza è il 15 giugno. Auspicio che le autorità sammarinesi si adoperino presso la autorità americane

Fatca, scadenza imminente degli obblighi tributari Usa

Sono circa 3500 ad avere doppia cittadinanza, sammarinese e statunitense, interessati dalla tassazione

John Mazza

SAN MARINO. Conclusa in data 15 aprile la “tax season 2014” per i contribuenti americani residenti negli Stati Uniti, si avvicina ora la scadenza del 15 giugno per i contribuenti americani espatriati. Entro quella data i contribuenti americani residenti all’estero dovranno presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2014 e la relativa reportistica bancaria e finanziaria (FBAR). Per tutto il periodo di tempo successivo al 15 aprile saranno comunque dovuti gli interessi di mora.

Inoltre, come già ribadito in
più occasioni, per chi non fosse
in una posizione di regolarità
fiscale a causa della mancata
denuncia dei redditi negli anni
passati si rende necessaria
anche la presentazione della
pratica SFOP (Streamlined
Foreign Offshore Procedure)

relativamente agli anni 2011-
2012-2013 e della reportistica
bancaria e finanziaria relativa
al periodo dal 2008 al 2013.
Tale adempimento va effettuato
prima ancora di presentare
la dichiarazione annuale 2014.
Per i cittadini americani espatriati,
i problemi da affrontare
sono numerosi, e gli adempimenti
vanno eseguiti con cura
e puntualità, per evitare rilievi
di irregolarità, accertamenti e
sanzioni.

Fra i vari problemi, vi è quello
dei numerosi contribuenti che
non hanno ancora il numero di
Social Security (SSN); si tratta
dell’unico codice identificativo
valido ai fini fiscali e contributivi
per i cittadini americani e
per coloro che risiedono negli
USA, pur non essendo cittadini
americani.

Da chiarimenti forniti direttamente
da funzionari della
Internal Revenue Service
(foto), è stato confermato che
il numero di Social Security
è indispensabile per poter
procedere con gli adempimenti
fiscali, ma è stato anche ribadito
che chi non ha il numero
SSN deve comunque presentare
la dichiarazione dei redditi
e pagare la “income tax” nel
caso in cui abbia un debito di
imposta per i redditi posseduti.
Questi argomenti hanno avuto
una risonanza molto elevata
La scadenza è il 15 giugno. Auspicio che le autorità sammarinesi si adoperino presso la autorità americane
a San Marino, dove i doppi
cittadini sammarinesi-statunitensi
sono circa 3500 e rappresentano
oltre il 10% della
popolazione sammarinese.
Tutte queste persone si trovano
nella condizione di dover
assolvere contemporaneamente
gli obblighi fiscali sia a San
Marino, in quanto residenti
a San Marino, sia negli Stati
Uniti, in quanto cittadini degli
USA.

Ho già avuto modo in precedenza
di spiegare che tale
situazione nasce dal fatto che
gli Stati Uniti, a differenza
degli altri Stati, assoggettano
ad imposte sul reddito tutti i
loro cittadini, a prescindere
dal luogo in cui risiedono ed
a prescindere dal luogo in cui
producono i loro redditi. Tale
principio della “citizenship
based taxation” è fortemente
contestato dai cittadini
americani espatriati ed oggetto
di dibattito politico da parte
del mondo politico americano,
ma non si intravede ancora la
possibilità che tale principio
possa essere abbandonato nel
breve periodo.

Anche tra i nostri cittadini si
riscontrano numerosi casi in
cui tale situazione determina
una parziale doppia imposizione
con imposte, contributi previdenziali
e contributi sanitari
pagati sia a San Marino che
negli Stati Uniti.

La Repubblica di San Marino,
pertanto, deve accelerare ed
intensificare il suo impegno
affinché si possa giungere con
le Autorità americane a firmare
al più presto sia l’accordo
contro la doppia imposizione,
sia l’accordo per la sicurezza
sociale.

Ci si auspica inoltre che il
Governo di San Marino riesca
ad ottenere dalle Autorità
americane la disponibilità ad
approfondire le problematiche
che riguardano i nostri doppi
cittadini e ad agevolare l’accettazione
delle loro richieste
di regolarizzazione fiscale.
Con una recente istanza
d’Arengo, promossa dall’Associazione
Sammarinese Fratellanza
San Marino-America,
oltre 700 sammarinesi hanno
espresso la loro preoccupazione
al riguardo ed hanno
formulato una richiesta in tal
senso alle Autorità Sammarinesi.

Di recente anche l’Avv. Donald
J. Carroll, esperto in tematiche
tributarie, già docente di
diritto pubblico internazionale
presso la John Cabot University
di Roma e consulente di
varie organizzazioni ed Enti
di riferimento USA, ha offerto
la propria collaborazione al
Governo di San Marino, per
assisterci nel sensibilizzare
le Autorità americane e per
confrontarsi con loro sulle
problematiche sammarinesi,
mettendo a disposizione non
solo la propria esperienza professionale
ma anche la rete di
relazioni sviluppata presso le
Istituzioni americane in tanti anni di attività sia professionale
che istituzionale, e che lo
annovera fra i pochissimi professionisti
americani presenti
in Italia ad essere stato inserito
nella Directory dei professionisti
accreditati dalla U.S.
Internal Revenue Service
.
Contemporaneamente lo
Studio Pirola, Pennuto, Zei
& Associati di Roma, di cui
l’Avv. Carroll fa parte, ha accettato
– unitamente al nostro
Studio – di mettersi a disposizione
dei doppi cittadini
sammarinesi–americani e di
fornire loro l’assistenza per gli
adempimenti tributari, anche
con informazioni e risposte ai
quesiti tramite posta elettronica
(johnmazza@omniway.sm),
accogliendo di recente anche
la richiesta pervenuta da più
parti di rendere tali prestazioni
accessibili in termini economici
ai cittadini sammarinesi di
tutte le categorie economiche
e sociali.

L’auspicio è che il Governo
di San Marino proceda con
rapidità e determinazione,
valorizzando le risorse
professionali e le collaborazioni
qualificate offerte, con
un impegno condiviso verso
un obiettivo comune, quello
della salvaguardia dei nostri
cittadini a non essere discriminati
nei loro diritti, oltreché
penalizzati sul piano economico
e sociale, come rischia
invece di accadere nell’attuale
situazione.

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