Anna De Martino di NQRimini San Marino: Per essere assunto aveva firmato un contratto di non concorrenza con una penale da capogiro / L’ex dirigente Karnak conferma le pressioni / Seguito e pedinato da Vargiu per conto di Bianchini che lo minacciò. E Zechini in Procura per ore spiega i suoi rapporti col patron della Bi-Holding
E’ stato ascoltato giovedì pomeriggio in Procura a Rimini, l’ex direttore commerciale della Fingestus, Roberto Rastelli, che ha confermato in buona sostanza quanto detto da Salvatore Vargiu agli inquirenti. Rastelli, ex dipendente della Fingestus, ma con incarichi iniziali anche in Karnak, è stato ascoltato dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi in qualità di persona informata sui fatti ossia come vittima di pressioni da parte del gruppo sammarinese in cui aveva lavorato per anni. L’ex dirigente avrebbe confermato anche l’episodio delle mani al collo, minaccia ricevuta direttamente dal titolare Bianchini.
(…) E’ anche dall’ex comandante della gendarmeria, Achille Zechini, che ieri mattina e ieri pomeriggio, è stato ascoltato dalla Procura che si attendono nuovi particolari sull’indagine Criminal
Minds, menti criminali, della guardia di finanza di Rimini. La lunga audizione dell’ex comandate della gendarmeria, che è bene ricordarlo non è indagato, è iniziata ieri mattina e proseguita per tutto il pomeriggio. Zechini ha così avuto modo di spiegare i suoi rapporti con Marco
Bianchini, presidente della Bi-Holding il gruppo Karnak, ma anche con uno dei suoi collaboratori, Riccardo Ricciardi. Nell’ordinanza del gip di Rimini, che lo scorso 16 gennaio ha firmato una serie di misure cautelari, anche quella per l’arresto immediato di Bianchini, c’è la trascrizione di una conversazione telefonica tra Ricciardi (intercettato dagli inquirenti) e Zechini, dove quest’ultimo semplicemente ascolta uno sfogo del collaboratore di Bianchini contro l’inchiesta della guardia di finanza sulla Karnak, nell’occhio del ciclone per l’esterovestizione. Zechini avrà anche potuto spiegare un altro particolare, quello che il giudice per le indagini preliminari riporta in una nota, facendo riferimento ad un conversazione sempre con Ricciardi confermava che alcuni soggetti, quelli che avevano minacciato Bianchini, stavano rilasciando delle dichiarazioni. Insomma per il giudice italiano Zechini informava Ricciardi di alcune notizie relativo all’ufficio, ma senza che questa condotta costituisca reato in Italia.
Leggi l’ordinanza a firma del Gip di Rimini dott.ssa Fiorella Casadei