Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino si chiede perché i vertici di Credito Sammarinese hanno cercato soldi in Calabria, quando già il Paese era nel mirino a seguito delle inchieste per riciclaggio, Re Nero e Varano.
Questa vicenda è pesante non solo per i reati che stanno alla base del denaro sporco che veniva depositato, è grave perché non si tratta di una vicenda del passato, ma di una vicenda del presente.
Non appartiene a quel periodo, insomma, pre-leggi antiriciclaggio nel quale la gestione degli istituti di credito, praticamente tutti, era quantomeno allegra.
Non tanto per dolo, ma perché così era consentita anche da norme a maglie larghe.
Questa vicenda appartiene, invece, al periodo della storia bancaria contemporanea che ha imposto il massimo rigore a tutti, dal presidente all’ultimo impiegato allo sportello.
Ecco perché i comportamenti che stanno emergendo dalle carte dell’inchiesta sono ancora più inspiegabili.