David Oddone di L’Informazione di San Marino titola: Caso armerie. Si attendono novita’ dall’Italia
Il nostro giornale ha riportato i contenuti di un incontro avuto a luglio con la segreteria agli esteri, che però di concreto non ha portato a nulla.
A quanto pare circa una quindicina di giorni fa, sempre gli Esteri hanno incontrato una delegazione delle armerie, alla quale è stato chiesto di pazientare, perché si è in attesa di una risposta da Roma.
La situazione ha cominciato ad ingarbugliarsi qualche anno addietro, attraverso un articolo apparso sul sito della polizia di Stato italiana. In pratica, un responsabile di Ps per agli armamenti e gli esplosivi, ha sostenuto che un italiano non poteva acquistare armi a San Marino in quanto Stato extracomunitario e per altre motivazioni tecniche, quale il mancato riconoscimento del banco di prova armi sammarinese.
Banco di prova che fra l’altro nemmeno esiste a San Marino. In ogni caso alcune questure italiane, a cominciare da Teramo e Padova, alle quali si è aggiunta quella di Pescara, hanno cominciato a seguire questa interpretazione.