La Carisp di San Marino non c’entra con Re Nero

La Carisp di San Marino non  c’entra con Re Nero

La Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino non ha niente a che fare con l’indagine Re Nero, anche se è il medesimo Procuratore di Forlì che conduce le indagini, Fabio Di Vizio.
In Re Nero ci sono di mezzo i rapporti, ritenuti non regolari, di Asset Banca e San Marino Asset Management con la Banca di Credito e Risparmio di Romagna di Forlì (Bcrr).
Alla Cassa di Risparmio invece viene contestata la non regolarità di un trasporto di danaro effettuato su un mezzo portavalori a ciò abilitato e prelevato da una filiale della Banca d’Italia: come dire alla luce del sole.
Il Procuratore Di Vizio pare aver basato la motivazione del sequestro della somma trasportata per violazione delle norme entrate in vigore all’inizio del 2008 sul trasporto di danaro verso un paese non dell’Unione Europea.
In effetti il movimento di danaro fra i sistemi bancari d’Italia e San Marino continuano ad essere regolati dall’accordo valutario firmato fra i due Stati nel 1991 e mai disdettato, come ha sostenuto il prof. Emanuele Fisicaro anche su IlSole24ore.

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