La Commissione Nazionale delle Libere Professioni su comunicato Csdl

La Commissione Nazionale delle Libere Professioni su comunicato Csdl

COMUNICATO STAMPA
La Commissione Nazionale delle Libere Professioni, visto il comunicato diramato ieri dalla CSDL si sente in dovere di affermare quanto in appresso.
E’ assolutamente improprio che la CSDL pretenda (SIC!) l’approvazione dell’ODG sulla riforma tributaria senza modifiche ed in particolare senza che il Consiglio Grande e Generale osi apportarvi la benché minima modifica.
A parte ogni considerazione sulle pretese della CSdL di condizionare il nostro parlamento, si deve subito rilevare che l’accordo concluso tra governo e sindacati è assolutamente privo di una qualsiasi validità, prima ancora che dal punto di vista politico da quello giuridico.
L’accordo Governo/CSU è infatti un accordo inesistente e senza valore avendo ad oggetto diritti di terzi estranei all’accordo stesso (i lavoratori autonomi) che non sono stati nemmeno interpellati.
Peraltro l’accordo governo sindacati è un accordo palesemente ingiusto che colpisce solo i lavoratori autonomi coi redditi più bassi, creando gravi disparità di trattamento coi lavoratori dipendenti, che a parità di reddito non pagheranno imposte o ne pagheranno pochissime.
Se i lavoratori autonomi fossero stati interpellati, sicuramente si sarebbero potute concordare modifiche alla legge più eque di quelle insensate, inique ed incostituzionali pretese dalle organizzazioni sindacali e purtroppo accolte acriticamente dalla parte politica senza alcun confronto con le organizzazioni dei lavoratori autonomi.
Un’ultima considerazione: in questi decenni a penalizzare le risorse della collettività non sono state certamente l’evasione e l’elusione fiscale da parte dei lavoratori autonomi, ma piuttosto l’inesistente o insignificante prelievo fiscale previsto dalla legge sui redditi da lavoro dipendente.

Purtroppo il principale difetto della nuova legge è proprio quello di rendere il prelievo sui redditi da lavoro dipendente ancora più lieve di quello già lievissimo previsto dalle leggi fino ad ora in vigore; le risorse della collettività continueranno pertanto ad essere penalizzate.

Il Presidente C.N.L.P
Dott. Marino Albani
Repubblica San Marino, 27 luglio 2012/1711 d.F.R.

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