La crisi del colosso Scm di Rimini, leader mondiale nella produzione di macchine per lavorare il legno, coinvolge anche la Repubblica di San Marino dove il gruppo controlla l’Elettronica Sammarinese di Falciano, una sede della Minimax e la Steelmec di Gualdicciolo.
Già i sindacati sammarinesi sono sul piede di guerra a difesa dei lavoratori della Steelmec, quasi una cinquantina, la cui chiusura viene data quasi per certa.
La crisi che si sta battendo sulla zona a confine fra Emilia Romagna e Marche, in riflesso della crisi mondiale della economia, sta entrando in risonanza con la crisi particolare della Repubblica di San Marino, indotta da decisioni prese proprio in questo stesso periodo da Banca d’Italia. Decisioni che stanno mettendo in difficoltà il sistema San Marino che, coi suoi quasi 6 mila frontalieri, costituisce l’azienda più importante del comprensorio Rimini-Pesaro.
I parlamentari italiani del circondario di San Marino proprio in questi giorni stanno allarmando Roma.