‘La crisi di governo mette in pericolo le leggi su volontariato e disabilita”, Attivamente

‘La crisi di governo mette in pericolo le leggi su volontariato e disabilita”, Attivamente

Attiva-Mente punta il dito contro l’attuale crisi di Governo che mette a repentaglio alcuni provvedimenti tra cui la Legge Quadro sulla Disabilità e alla Legge sull’Associazionismo e sul Volontariato.

La crisi di Governo e la conseguente conclusione anticipata della legislatura, oltre a rischiare di rallentare, se non interrompere, il percorso avviato verso l’emanazione e la sottoscrizione di provvedimenti fondamentali per il nostro Paese, ha fatto svanire anche le speranze di veder approvate normative pedissequamente promesse ed ancora una volta dimenticate.
Il riferimento è alla Legge Quadro sulla Disabilità e alla Legge sull’Associazionismo e sul Volontariato, certamente meno urgenti rispetto alle misure necessarie per la ripresa della nostra economia, ma pur sempre, almeno anche a detta di molti rappresentanti della politica, molto importanti.
Per quanto riguarda la prima, auspichiamo che la bozza pressochè definitiva elaborata dalla Commissione CSD-ONU e che, dopo vari confronti, stava intraprendendo la strada politico-consigliare, venga tenuta in primissima considerazione non appena il nuovo Governo opererà a pieno regime.
In merito alla seconda invece, Attiva-Mente aveva raccolto l’anno scorso un cospicuo numero di firme consegnate poi alla Reggenza, affinchè San Marino potesse dotarsi di una chiara normativa che regolamentasse questo Settore, e addirittura c’era anche un impegno del Consiglio Grande e Generale che dava mandato al Governo di presentare un specifico Disegno di legge entro il mese di febbraio del corrente anno. Purtroppo però, questo Settore dovrà aspettare ancora, anzi le cose sembrano addirittura andare in peggio in virtu degli obblighi burocratici introdotti ultimamente, a cui le Associazioni di Volontariato devono attenersi, che appaiono in certi casi davvero spropositati.
Di tutto questo, non possiamo fare altro che rammaricarci auspicando come già detto, che il nuovo Esecutivo tenga conto con più solerzia, convinzione e concretezza anche delle sollecitazioni che provengono dai settori più deboli.
          [c.s.]

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