Le elezioni politiche che nella Repubblica di San Marino avranno luogo il 9 novembre presentano alcuni aspetti di novità. Anzitutto, ad esempio, hanno costretto, di fatto,
in cui si frammenta il mondo politico sammarinese ad aggregarsi in due coalizioni, Riforme e Libertà e Patto per San Marino, che contengono al loro interno rispettivamente tre e quattro liste.
C’è un’altra novità, che finora è rimasta in subordine: i candidati devono presentare la dichiarazione dei redditi. Qui cominciano i guai. La nuova legge elettorale (maggio 2007) prevedeva l’obbligo della presentazione di una ‘copia della dichiarazione dei redditi dei candidati nel periodo d’imposta precedente a quello delle consultazioni e le eventuali partecipazioni in società ‘.
Il 5 agosto 2008 è stata apportata una modifica: si vuole una ‘ copia della dichiarazione dei redditi dei candidati del periodo d’imposta precedente a quello delle consultazioni
nonché la loro dichiarazione circa eventuali ulteriori redditi e
partecipazioni in società‘. Insomma ci vogliono anche i redditi maturati fuori dalla Repubblica di San Marino.
Qui per molti candidati cominciano i guai.
I ‘maggiorenti’ delle due coalizioni sono in fermento: non possono correre cotale rischio. Insomma si prospetta un ‘inciucio’ – e quale inciucio’! – ancor prima delle elezioni e ovviamente – si fa per dire – per il bene comune.