La maggioranza è in fibrillazione

La maggioranza è in fibrillazione

Per quanto imperfetta, la nuova legge elettorale un merito ce l’ha: in qualche maniera, ancora piuttosto incerta e traballante, si comincia infatti a fare chiarezza nel quadro politico.
Da una parte la maggioranza, alla continua a ricerca di un consolidamento numerico in grado di ridurre la sempre più rischiosa instabilità. Dai giochi alla sanità, dalla legge elettorale alle antenne, non c’è passaggio consiliare o in qualsiasi altro organismi istituzionale che non venga superato senza la spasmodica richiesta di aiuto al “soccorso bianco”.
Ma in questa maggioranza in continua fibrillazione per lo sfascio perdurante sul turismo, sull’approvvigionamento idrico, sulle politiche territoriali e chi più ne ha ne ha, più ne metta, emergono chiaramente due anime: quella riformista, continuamente umiliata nella sua tensione verso il cambiamento; e quella nostalgica del governo straordinario, che lavora per la sua riesumazione. In questo quadro si innesta il percorso di avvicinamento con i DdC, con l’inevitabile strascico di gossip estivo su chi saranno i miracolati e i trombati di turno. Non c’è altro. Non c’è progetto politico, né si intravede un vero percorso aggregativo. Come per altro impone la legge elettorale.
In due parole: nessuna discontinuità con il passato e l’esercizio di una sfibrante mediazione al ribasso, al solo scopo di mantenere la poltrona.
Dall’altra parte c’è l’opposizione. Che invece ha trovato le condizioni per un progetto strategico di lungo percorso in grado di ricomporre l’ormai lunga diaspora del mondo moderato, cattolico, liberale, centrista. I primi passi sono sempre i più difficili, perché sono quelli di rottura con il passato e perché l’antico buon senso deve riprendere il dominio sui personalismi. Ma il clima è buono e c’è tanta voglia di lavorare.
Per questo i Popolari hanno dato il massimo sostegno ad un progetto che, per altro, corrisponde ad un impegno portato avanti da sempre e a quel mondo di fare opposizione che non transige mai dalla coerenza, dalla concretezza e dalla continua presenza tra la gente, per ascoltare e tradurre in iniziative politiche le istanze che vengono avanti. Le serate pubbliche, in primis quella con il Presidente Casini, la festa al parco, le proposte di legge sulle residenze e sul doping nello sport, l’attenzione sempre alta sul turismo, sulla sanità, sull’ordine pubblico e sulle politiche territoriali, sono tutti tasselli che vanno ad inserirsi nel progetto politico d’insieme. Che sicuramente, in autunno, prenderà ancora maggior vigore.

Popolari Sammarinesi

San Marino, 2 agosto 2007

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