La ’Ndrangheta gestiva un bar in provincia di Rimini

La ’Ndrangheta gestiva un bar in provincia di Rimini

’Ndrangheta in Riviera: la cosca gestiva un bar in provincia. Scatta la confisca. Operazione della Guardia di Finanza legata all’inchiesta “Aemilia”: sigilli a un patrimonio dal valore complessivo di 55 milioni di euro. Nel mirino conti correnti, quote di aziende e quasi 180 immobili

LORENZO MUCCIOLI – I tentacoli della ’ndrangheta avevano avviluppato anche la Riviera. Portando alla costituzione di una società, con sede e uffici siti a Bellariva, che in passato si era occupata della gestione di pubblici esercizi, incluso un bar di Riccione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la società sarebbe stata riconducibile a persone legate in qualche modo alla cosca Grande Aracri di Cutro, capace di dare vita ad un vero e proprio impero tra nord e centro Italia fondato su affari tutt’altro che puliti. La società faceva parte del patrimonio, per un valore complessivo di 55 milioni di euro, definitivamente confiscato dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Cremona, che ha dato esecuzione ad un provvedimento adottato dalla Corte d’Appello di Bologna e confermato in via definitiva dalla Cassazione. La confisca del cento per cento delle quote societarie dell’azienda, in precedenza già sottoposte a sequestro, è stata eseguita con il supporto dei finanzieri del Gruppo di Rimini. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

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