La PA non è il parafulmine della crisi

La PA non è il parafulmine della crisi

SAN MARINO 1 SETTEMBRE 2010- Manovra straordinaria, misure anti-crisi e riforma della Pa. Questi i punti al centro del direttivo pubblico impiego di CSdL e CDLS riunito nella mattinata di oggi. Chiesto un incontro urgente al Governo.

Il direttivo sottolinea subito che è “ forte la preoccupazione dei dipendenti pubblici per la apparente mancanza di originalità da parte dell’Esecutivo nel proporre idee al fine di contrastare gli effetti della crisi che attanaglia San Marino, generata ed amplificata dalla imponente crisi finanziaria mondiale”.

Quindi mette in guardia da logori luoghi comuni e ricette semplicistiche: “Pensare di convincere l’opinione pubblica, attraverso i mass-media, che i dipendenti pubblici sono la causa di tutti i mali della nostra Repubblica è un luogo comune, che come sempre serve solo a distrarre l’attenzione dai problemi veri del Paese”.

“Considerare la P.A. una spesa – insiste il direttivo di Fupi-CSdL e FPI- CDLS – , senza sottolineare la forte valenza di risorsa della medesima, è un palese tentativo di fomentare ostilità tra lavoratori dipendenti, i quali formano l’unica istituzione che, nel recente passato, ha dato manifesti segnali di grande unità e solidarietà, vedi accordo tripartito del luglio 2009”.

Affrontato anche il nodo contrattuale. E qui le Federazioni pubblico Impiego di CsdL e CDLS criticano la scelta di bloccare gli aumenti per i prossimi anni: “Il tentativo di togliere ai lavoratori, e quindi anche ai cittadini, la possibilità di partecipare alle decisioni che li riguardano, in modo specifico togliendo al Sindacato la competenza in ambito di rinnovo della parte economica dei contratti di lavoro, ha tanto il sapore di una carenza di democrazia: partecipare e collaborare a risollevare le sorti di San Marino con equi sacrifici e contributi di idee, è una legittima aspettativa dei lavoratori pubblici”.

A questo proposito, il Direttivo di FUPI e FPI assegna il mandato ai propri Dirigenti di chiedere un incontro formale urgente al Governo, prima che vengano prese decisioni, che siano poi difficili da modificare.

Il Direttivo, riferendosi infine al processo di riforma della P.A., sottolinea “la necessità di poter esprimere valutazioni di merito solo su bozze complete dei documenti in discussione”. E inoltre “respinge con forza il tentativo di escludere la presenza del Sindacato nei processi decisionali e di controllo di ciò che riguarda i lavoratori del settore pubblico allargato, a favore del concentramento del potere decisionale nelle mani di un unico Dirigente della Funzione Pubblica”.

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