La pagella di Fitch e la scoperta dell’acqua calda. Pietro Masiello

La pagella di Fitch e la scoperta dell’acqua calda. Pietro Masiello

La pagella di Fitch e la scoperta dell’acqua calda                             
Ogni volta che  l’agenzie di rating Fitch emette il suo verdetto sullo stato di salute dell’economia sammarinese, si scatena il putiferio, con il solito corredo di accuse su congiure del silenzio e annessi complotti politici.
Intanto chiariamo subito che le valutazioni elaborate dalle agenzie di rating sugli stati  nazionali sono predisposte sulla base di dati pienamente pubblici, ora si può concordare o meno sulla portata delle soluzioni proposte ma è innegabile il loro valore conoscitivo e informativo.
Certo non mancano le critiche a queste agenzie, come non ricordare i clamorosi errori delle due sorelle di Fitch, ossia Moody’s e Standards & Poor, che come evidenziato da una Commissione del Congresso americano nel 2008, hanno continuato ad assegnare valutazioni lusinghiere ai titoli legati ai mutui ipotecari quando già da mesi il mercato edilizio stava collassando, ciò detto se da una parte le loro analisi non vanno considerate infallibili vaticini degli oracoli, dall’altra parte bisogna evitare il furore di una politica, economicamente spesso analfabeta, intenta a fare delle agenzie di rating dei capri espiatori.
Fa stupore quindi vedere le tempeste nei bicchieri d’acqua che la politica sta scatenando, quando con riferimento alla valutazione di Fitch di San Marino nel 2016, si fa notare che  ad essere peggiorato è solo l’outlook passato da + a – tradotto in parole povere, quando l’analisi è «negativa», significa che se i fattori di debolezza dovessero persistere o aggravarsi i voti legati alle previsioni potrebbe subire un ridimensionamento, in genere con riferimento ad un lasso di tempo medio, solitamente due anni.
Il rating si conclude con una analisi delle problematiche da risolvere, rafforzamento del sistema bancario, riforma delle pensioni, il passaggio al regime IVA, un contenimento delle spese, il completamento della riforma fiscale, tutte riforme che  una volta realizzate, darebbero una spinta sostenuta allo sviluppo economico del paese.
E’ evidente che tutti siano genericamente d’accordo sulle riforme indicate, ma la sostanziale differenza è come queste riforme verranno realizzate.
In conclusione i problemi economici della Repubblica sono arcinoti da tempo e il rating di Fitch è solo una conferma in più di un trend ormai consolidato, quindi è la classica scoperta dell’acqua calda.
ora tocca alla politica battere un colpo, se ne è capace.
                                                                                                 Pietro Masiello

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