Rassegna stampa – Viaggio tra gli imprenditori della ristorazione: la costante è lo sconforto per il calo di clienti di questa estate. «Mucillagini, meteo e aeroporto i fattori decisivi, ora basta eliminiamo gli eventi che non funzionano».
Vanessa Zagaglia – «L’anno scorso facevamo 120 coperti a pranzo. Quest’anno, se arriviamo a 40 è grasso che cola». Non ha mezze misure Iuri Bianchi, titolare del Bistrot del mare (lungomare Tintori), nel descrivere quello che sta succedendo in questa estate 2024. Turisti che scarseggiano, specie gli italiani. Clienti che guardano sempre più al portafoglio, attenti a non spendere un centesimo di troppo. Il risultato? L’imprenditore lo riassume così: «Sotto Covid, nonostante tutte le restrizioni e i ritardi, abbiamo lavorato di più». Persino nello storico pub Rose& Crown, guidato da Roberto Di Angelo, la scarsa affluenza si è sentita. «Se anni fa eravamo pieni con la fila, ora siamo pieni ma senza fila», esemplifica. I problemi di questa stagione? I ristoratori sembrano tutti concordi nell’elencarli: «Mucillagini, meteo di giugno incerto, aeroporto che non funziona, e non solo. La Riviera non è più attrattiva. Eliminiamo tutti quegli eventi che ormai non interessano più e rinnoviamoci». (…)
Articolo tratto da Il Corriere di Romagna