La Serenissima: SMaC, dal decreto sparisce l’aumento della quota delle deduzioni

La Serenissima: SMaC, dal decreto sparisce l’aumento della quota delle deduzioni

La Serenissima

Il sindacato rammaricato per l’ok dato alla proroga dell’esenzione dall’obbligo di certificazione dei ricavi fino a 5 euro

SMaC, dal decreto sparisce l’aumento della quota delle deduzioni

Critiche dalla Centrale sindacale unitaria: Si torni al testo originale 

SAN MARINO. Con rammarico della Centrale sindacale unitaria, il Congresso di Stato ha approvato solo una parte del decreto delegato proposto dal segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, quella che stabilisce la proroga dell’esenzione dall’obbligo di certificazione dei ricavi fino a cinque euro. Non ha approvato, invece, la parte del decreto che prevedeva l’aumento della quota forfettaria di deduzione Smac. “È del tutto evidente – ha scritto a questo proposito la Csu in una lettera inviata ai Capitani Reggenti, Andrea Belluzzi e Roberto Venturini, e al Congresso di Stato – che i due aspetti sono tra loro legati dal momento che non si vede come il contribuente possa dedurre spese per le quali gli esercenti non sono tenuti a rilasciare la relativa ricevuta

Il decreto
così come emesso appare privo
di logica a meno che non
si sia voluto semplicemente
diminuire una parte di spese
deducibili per determinare un
aumento della pressione fiscale”.
Per evitare ulteriori inutili polemiche
il sindacato “non si è
opposto alla proroga dell’esenzione
dall’obbligo di certificazionesotto i 5 euro, “anche se
si sarebbe potuto eccepire sulla
sua effettiva necessità”.

Tuttavia
la Csu “non può condividere
che tale provvedimento
non veda un bilanciamento per
quanto attiene le deducibilità”.
“Facciamo altresì presente
– prosegue la lettera la Centrale
sindacale unitaria – che
la Commissione per il monitoraggio
della fiscalità in cui
sono rappresentate tutte le categorie,
aveva espresso parere
favorevole alla presenza nel
decreto di entrambi gli aspetti
sopra ricordati, proponendo
eventualmente, in alternativa
all’incremento della deduzione
forfettaria, un aumento del
limite di deduzione relativo
all’acquisto di carburanti”.

Il sindacato esprime pertanto
“contrarietà al decreto, così
come emesso”, e chiede che,in sede di ratifica, sia “ripristinato
il testo come emerso
in Commissione; ciò anche al
fine di evitare ulteriori inutili
prove di forza su un tema che,
per il bene del Paese, merita di
essere affrontato con spirito di
coesione e non di conflitto”.
La Centrale sindacale unitaria
termina la lettera con le seguenti
parole: “Nell’occasione
ribadiamo la richiesta, già evidenziata
dai nostri rappresentanti
nella Commissione per
il monitoraggio della fiscalità,
che vengano attivati i controlli
previsti dalla legge di riforma
fiscale per verificare l’effettiva
applicazione delle norme
sulla certificazione telematica
dei ricavi, specialmente per gli
operatori che si rivolgono ad
una clientela non sammarinese
presumibilmente sprovvista di
Smac”.

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