A Berlino ieri la Svizzera è riuscita a ritornare al tavolo dell’Ocse, dopo la rappacificazione del ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz col suo omologo tedesco Peer Steinbrück. E con gli altri 19 Stati ha preso in comune la decisione di inasprire i controlli relativi al rispetto degli standard dell’OCSE in materia di assistenza amministrativa anche in caso di evasione fiscale.
La Svizzera rappresenta a quel tavolo anche gli altri Paesi, non appartenenti all’Ocse, ed inseriti, come la Svizzera, nella
grey list?
Di certo la Svizzera ha ribadito la volontà di attuare rapidamente la decisione del
13 marzo 2009
del Consiglio federale di revocare la riserva all’articolo 26 del modello di convenzione dell’OCSE e di fornire in futuro, su richiesta, agli altri Stati, l’assistenza amministrativa anche in caso di sottrazione d’imposta. Tuttavia i termini esatti della collaborazione che la Svizzera intende attuare coi vari Stati (6 accordi già raggiunti) ancora non si conoscono.