La svolta necessaria a San Marino, secondo il Psrs

La svolta necessaria a San Marino, secondo il Psrs

Per San Marino e’ tempo di “una
svolta democratica”. Chiamati a sostenerla e condividerla devono
essere le “forze politiche sane e responsabili e la societa’
civile”, impegnati a seguire la strada delle riforme e del
rinnovamento. E’ l’appello dei Socialiriformisti, affidato ieri
sera al segretario Simone Celli, e rivolto alla platea dei
“Socialisti in festa”, una due giorni organizzata dal Psrs in
occasione dell’anniversario della caduta del fascismo in
Repubblica.
Nella lunga relazione di chiusura dell’evento, Celli lancia
moniti e appelli affinche’ “si chiuda una fase politica e se ne
apra un’altra all’insegna del cambiamento”, sottolineando la
necessita’ di “un cambio di passo” di fronte all’attuale momento
critico, perche’ “solo in questo modo il Paese potra’ salvarsi”.
Il Psrs si mette quindi in prima fila, ribadendo le sue
intenzioni, e dichiarandosi “pronto a condividere con le forze
centriste disponibili alle riforme e al cambiamento un grande
progetto politico, economico e culturale indirizzato alla
realizzazione della San Marino dei prossimi 20 anni”.
Celli passa poi a stroncare il governo del Patto perche’ “i
fatti- spiega- oramai hanno sancito la totale incapacita’
dell’attuale esecutivo a produrre questo cambio di passo”. Il
governo “si sta avviando verso l’esaurimento della propria
azione”, prosegue il segretario Psrs, mettendo sul piatto anche
“le contraddizioni emerse tra i partiti della maggioranza che
stanno evidenziando le distanze di vedute sui possibili
interventi anti-crisi”.
Per traghettare il Paese fuori
dall’emergenza “e’ necessario chiudere l’attuale fase politica-
ribadisce- e aprirne una completamente nuova che favorisca un
radicale cambiamento”. E ancora, il segretario sottolinea come la
svolta dovra’ distinguersi per due aspetti: il rinnovamento della
classe dirigente e la realizzazione delle riforme.
Su
quest’ultimo punto il Partito socialista riformista lancia “una
serie di temi da inserire nel dibattito politico dei prossimi
mesi”. Celli li elenca uno per uno: la riconversione del sistema
economico, il rafforzamento dell’Universita’, il potenziamento
della formazione scolastica e post-scolastica, una maggiore
integrazione dell’Ue e, infine, la riforma della Pa.

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