La tassa della vergogna. La Csu per i frontalieri

La tassa della vergogna. La Csu per i frontalieri

SAN MARINO 28 GENNAIO 2011 – Cancelliamo la tassa della vergogna. Lavoratori frontalieri e
sammarinesi hanno riempito il Teatro di Dogana per l’assemblea promossa da CSU
e sindacati dell’Emilia Romagna  e Marche
(CSIR). Superate le 20 firme dei consiglieri per il ricorso al Collegio dei
Garanti  contro la tassazione dei
frontalieri e i pensionamenti forzati nella PA.

“Il mondo del lavoro
non ci sta
– afferma la Centrale Sindacale
Unitaria – e chiede di cancellare gli articoli della
Finanziaria che si abbattono sui redditi dei frontalieri, dei dipendenti
pubblici e dei pensionati. La grande assemblea di giovedì è stata solo la prima
tappa di un percorso di mobilitazione che nei prossimi giorni continuerà nei
luoghi di lavoro.”

La tua
firma per l’equità
. Sono già centinaia le
adesioni alla petizione promossa dalla Centrale Sindacale Unitaria in cui
si 
chiede al Governo  “un atto di coraggio e  di saggezza”. Ovvero l’apertura di un tavolo
di confronto per dare equilibrio sociale al Paese. Sono sette i  punti cruciali della petizione: dalla
tassazione frontalieri, ai pensionamenti forzati; dai tagli dell’indennità
pubbliche, all’addizionale Igr.

Petizione
che sarà al centro dell’attivo dei delegati sindacali in agenda per lunedì
pomeriggio alla Sala San Giuseppe di Valdragone.

L’offensiva sindacale
contro la “tassa della vergogna” si sposta in Italia
. E’ fissato per mercoledì 2 febbraio alle 11 l’incontro
tra il Consiglio Sindacale Interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche e
il presidente della Regione Marche Gian
Mario Spacca.
In programma nelle prossime settimane a Roma  anche un in contro con Marco Zacchera,  presidente
del Comitato Italiani all’estero della Camera dei Deputati.

“La nuova tassa ai
frontalieri è un vero e proprio autogol diplomatico
– spiega la CSU – che
rischia seriamente di complicare e ostacolare innanzitutto i rapporti con le
Regioni vicine a San Marino. Lo conferma l’ordine del giorno approvato in
dicembre dall’assemblea regionale dell’Emilia Romagna, che ha giudicato
penalizzante e discriminatoria la tassazione riservata ai lavoratori italiani
occupati in Repubblica. Così come ha il sapore inopportuno della rivalsa la
dichiarazione del Governo di legare il provvedimento fiscale dei frontalieri alla firma degli accordi
bilaterali.
Insomma, una sorta di tassa transitoria per convincere Tremonti
alla firma”.

Raggiunto e
abbondantemente superato infine il quorum dei 20 consiglieri
per chiedere
l’incostituzionalità  ai Collegio dei
Garanti degli articoli della Finanziaria che introducono la tassa-frontalieri i
pensionamenti forzati nella Pubblica Amministrazione.  

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