La Tribuna Sammarinese, lettera di Daniele Billi sullo Joseph

La Tribuna Sammarinese, lettera di Daniele Billi sullo Joseph

LA TRIBUNA SAMMARINESE

Dubbi sul
DVD
in cui “alcune ragazze tenevano compagnia ai clienti”, per il quale il
tribunale archiviò il caso

Arzilli
affondò il Joseph
  per andare al governo”

Le accuse dell’ex
proprietario: dopo i suoi attacchi il mio locale era visto come “un vecchio
bordello di provincia dove si favoriva la prostituzione”

Lettera di Daniele
Billi

Gentile direttore, sono con la presente a congratularmi con l’azione esercitata dal movimento “Per San Marino” nei confronti del segretario di Stato Marco Arzilli e segnalare finalmente le azioni che lo stesso segretario esercitò contro il nostro locale, il Joseph di Falciano, per conquistare la poltrona di governo. Ancora custodisco con amarezza tutte le pubblicazioni in cui Arzilli, sulla stampa locale, si divertiva ad attaccare il nostro locale di Falciano denigrandolo con articoli pesanti e diffamatori. È bene che ora si conosca finalmente la realtà dei fatti. Arzilli creò una commedia così ben architettata che i cittadini ancora oggi ricordano quel periodo, dove finalmente anche a San Marino esisteva un locale notturno aperto tutte le sere dove si potevano ammirare spettacoli artistici di Burlesque, oggi così di moda da farne dei corsi di formazione addirittura ai campi tennis del centro storico di San Marino. Lei all’improvviso era diventato un uomo che lottava contro lo scandalo e la provocazione che diffondeva il Joseph: “Si fanno ogni sera spettacoli a sfondo sessuale”, gridava ai sammarinesi. Immagino che la sua strategia politica fosse focalizzata sulla raccolta diretta dei voti provenienti da tutte quelle mogli incazzate (mi permetta il termine, direttore) che ogni sera consumano le vie della superstrada per raggiungere i night club i lap dance. Arzilli, lei all’epoca per essere credibile richiamava all’ordine il governo in carica definendolo irresponsabile e scorretto perché nessuno le dava ascolto. Tanto che lei un bel giorno, sentendosi non considerato, architettò una delle più fantasiose commedie della politica sammarinese. Si ricorda? Si fece consegnare casualmente nella cassetta delle lettere di casa dei DVD video che ritraevano le immagini del Birikina night club, gestito dal suo socio nella Lingotto srl di San Marino, dove alcune ragazze intrattenevano dei clienti che frequentavano il locale di Cesena. La cosa più fantasiosa fu di completare le stesse immagini dei video girato all’interno del night club Birikina registrando per qualche secondo il lampadario di Beomia posizionato al centro del soffitto del Joseph, per poi gridare allo scandalo. Per fare questa scenetta meschina inviò al Joseph un suo collaboratore di Cesena incaricato di recuperare uno scontrino per la consumazione rilasciato alla cassa del bar posizionato al piano terra del Joseph da allegare a tutta la documentazione consegnata ai giornalisti della zona. All’epoca il governo in carica si chiese come mai Arzilli preferì fare una plateale conferenza stampa con tutti i giornalisti invitati, invece di inviare i DVD al corpo della Gendarmeria. Si ricorda? Solo nel 2009, dopo un’anno di governo, lei e il segretario di Stato Valeria Ciavatta consegnaste i DVD al tribunale, dove il commissario della legge Roberto Battaglino aprì il procedimento penale contro di me, in quanto rivestivo la carica di legale rappresentante della società che gestiva il Joseph. C’era l’ipotesi di reato perché i video del segretario Arzilli ritraevano alcune ragazze che tenevano compagnia ai clienti all’interno o all’esterno del locale. Fortunatamente, il commissario della legge valutò professionalmente che il fatto non sussisteva, anche se fu danneggiata gravemente la mia immagine personale e quella dell’intera azienda. A San Marino ogni cittadino legava il nome Joseph a quello di un vecchio bordello di provincia dove si favoriva la prostituzione, frequentato da persone poco raccomandabili e scorrette. Segretario Arzilli, mi tolga una curiosità: ma cosa ci fa uno stinco di santo come lei che ha moglie e figli seduto in un night club di Cesena a bere un cocktail con amici di partito, un socio pregiudicato e circondato da donne di facili costumi, per poi parlare di affari aziendali riferiti alla sua società di diritto sammarinese denominata Lingotto srl? Come fa un cittadino sammarinese a votare una persona come lei? O forse si diverte a seguire le orme di suo padre quando durante il periodo della Reggenza (1°ottobre 2004 – 1° aprile 2005) arrivò a tarda notte di un sabato al Joseph accompagnato da una signora straniera dai capelli biondi, molto appariscente, che si mise a ballare con lui tutta la notte al centro della pista lasciando, vergognosamente, l’autista di Stato ad aspettare per ore e ore fuori dal locale, inutilmente? Inoltre ho notato che in questi anni di governo lei e alcuni suoi amici politici non contenti dei danni devastanti che avete procurato al paese, avete maturato anche il brutto vizio di attaccare i famigliari della persone scomode che non appartenevano alla casta e con la sua solita arroganza revocò in Congresso di Stato la licenza immobiliare di mia madre denominata Affari D’Oro srl, demonizzandola e accusandola di vendere residenze a mezzo di un sito internet che illustrava un progetto di realizzazione di un residence a San Michele, destinato a foresteria e gestito da una società a responsabilità limitata che vendeva tranquillamente le sue quote societarie di minoranza riferite ai millesimi della superficie utile commerciale, come da progetto approvato, oltretutto l’opera non fu mai realizzata. Vede quanto ridicole sono state alcune delle sue azioni di pulizia del paese, poteva assumere un’impresa anche per debellare le muffe che risiedono nelle istituzioni di San Marino. Si vergogni e si ricordi sempre quanti danni economici e d’immagine mi ha creato con le sue organizzazioni, e il debito che le rimarrà segnato nei miei confronti. Le assicuro che i danni da lei creati hanno trascinano me e la mia famiglia nella difficoltà totale di poter esercitare liberamente le attività dell’azienda. Mi sembra che lei conosca molto bene, a casa sua, cosa vogliono dire i “debiti”, solo che la differenza tra me e lei è sostanziale, io non ho mai sfruttato ingiustamente come lei la sedia di governo per uscire dalla melma. La revoca della licenza di mia madre fu l’ennesima pagliacciata organizzata da lei, segretario, solo ed esclusivamente per ottenere un po’ di gloria sui quotidiani di San Marino. E’ sicuro che non le dava fastidio qualche soggetto politico che mi girava attorno qualche anno fa? E’ sicuro? Le ricordo che io non ho mai fatto politica. Segretario Arzilli, in questi anni di governo lei ha giustamente revocato licenze di aziende fantasma che risiedevano in territorio, ma soprattutto ha dedicato troppo tempo ad attaccare le persone scomode alla sua politica ed al suo partito di riferimento, dimostrando la totale incompetenza ad attirare nuove strutture aziendali che potevano portare un po’ di ossigeno economico al Paese. Ma se lei segretario si loda ogni giorno di aver ripulito il paese dai malfattori, vuol dire che da quattro anni abbiamo un paese pulito e appetibile agli interessi delle aziende straniere? E allora, dove sono tutti quegli imprenditori interessati a venire ad investire nel nostro paese? Mi risponda. Cari cittadini sammarinesi, spero di esservi stato di aiuto per capire chi esercita il malaffare a San Marino, e chi in questi anni ha utilizzato atteggiamenti omertosi nei confronti di un normalissimo ex giovane imprenditore che credeva nel sogno di realizzare delle belle aziende turistiche d’immagine per il paese, servite, invece, per le speculazioni politiche di alcuni segretari di Stato che si ritenevano eternamente furbi ma che rappresentano l’ingenuità totale. 

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